ISLAM/ Così i salafiti vogliono sfruttare la debolezza degli Usa

giovedì 20 settembre 2012

A pochi giorni dagli scontri e le violenze anti-americane scaturite a seguito della diffusione del film su Maometto considerato blasfemo, la tensione in Medio Oriente non accenna a diminuire. Dopo ore di assedio, forze di sicurezza hanno fatto irruzione nella moschea al Fath di Tunisi per catturare lo sceicco salafita Abou Iyadh, ricercato da venerdì scorso per gli incidenti avvenuti presso l’ambasciata americana. Lo sceicco, dopo aver lanciato un appello ai suoi seguaci a resistere a un imminente assalto della polizia, si sarebbe però dileguato facendo perdere le proprie tracce. Continuano intanto le proteste, dall’Afghanistan all’Indonesia, fino alle Filippine, dove bandiere americane e israeliane sono state date alla fiamme durante una manifestazione di protesta che ha visto scendere per le strade della città meridionale di Marawi oltre 3 mila musulmani. In Pakistan un manifestante è morto in uno scontro a fuoco con la polizia, mentre a Kabul una quarantina di poliziotti sono rimasti feriti negli scontri scoppiati vicino a una base americana. IlSussidiario.net fa il punto della situazione con Vincenzo Pace, docente di Sociologia della religione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova.

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