ISLAM: EMIRATI ARABI CONTRO I FRATELLI MUSULMANI DI TUTTO IL MONDO | Ereb

Gli Emirati Arabi Uniti inseriscono i Fratelli Musulmani fra le organizzazioni terroristiche mondiali. La mossa ha suscitato non poche polemiche fra i leader islamisti residenti nei Paesi del Golfo Persico, fra tutti il religioso egiziano in esilio in Qatar Youssef al-Qaradawi, responsabile dell’International Union of Muslim Scholars e grande promotore e difensore della Fratellanza. Il leader religioso da anni residente a Doha ha criticato la decisione dell’autorità degli Emirati Arabi definendosi “allibito” e ha chiesto ad Abu Dhabi di “rimuovere immediatamente dalla lista qualsiasi riferimento all’organizzazione”. Per al-Qaradawi “l’inclusione dell’International Union of Muslim Scholars è completamente arbitraria e alla base della decisione non vi è alcuna analisi e o indagine legale, logica o razionale”.

Lo scorso 15 novembre il governo degli Emirati ha pubblicato la lista delle organizzazioni considerate terroristiche. Nel documento compaiono 82 gruppi che nella pratica o a livello ideologico sostengono il terrorismo internazionale, fra essi vi sono lo Stato islamico di Abu Bakr al Baghdadi, i Fratelli Musulmani e l’International Union of Muslim Scholars di al-Qaradawi, ma anche importanti associazioni ed organizzazioni europee e statunitensi. Come già effettuato in marzo dalla monarchia dell’Arabia Saudita, l’intento degli Emirati Arabi è anzitutto politico: limitare l’influenza del movimento dei Fratelli Musulmani e dei suoi affiliati in tutto il mondo al fine di colpire il Qatar, considerato il principale sponsor dell’islamismo ispirato alla Fratellanza e grande avversario ideologico e politico di Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti.

Terroristi in occidente?

Nella loro lista gli Emirati Arabi hanno inserito, a sorpresa, anche diverse organizzazioni culturali islamiche registrate in occidente in particolare negli Stati Uniti: il Council on American-Islamic Relations (Cair) e la Muslim American Society. Entrambe sono fra le organizzazioni più influenti nell’opinione pubblica statunitense e alcuni dei suoi leader hanno lavorato come consiglieri alla Casa Bianca.

In Europa ha invece fatto scalpore l’inserimento nella lista di diversi gruppi islamisti, molti dei quali attivi a livello locale.

–          Union of Islamic Organizations in Europe

–          Union of Islamic Organizations of France

–          Muslim Association of Britain

–          Islamic Society of Germany

–          Islamic Society in Denmark

–          Islamic Society in Belgium

–          Alleanza Islamica d’Italia

–          Islamic Association in Finland

–          Islamic Association in Norway

–          Islamic Relief Organization in the UK

–          The Cordoba Foundation in Britain

In questa sede ci preme sottolineare, senza alcun intento diffamatorio, la presenza dell’Alleanza Islamica d’Italia, associazione molto influente nel panorama culturale musulmano e inserita all’interno dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche d’Italia, da anni interlocutore per conto dell’Islam con le altre fedi italiane. Lo scorso 26 ottobre l’Ucoii era presente all’annuale giornata di preghiera di Assisi.

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