di Mathias Hariyadi
Per motivi di sicurezza le autorità hanno sospeso una funzione, in programma ieri. Tuttavia, il luogo di culto, meta incessante di fedeli e pellegrini, resterà aperto. Per gli assalitori, l’edificio non dispone dei permessi necessari alla costruzione. L’arcivescovo di Semarang invita alla calma: non rispondete alle provocazioni.
Jakarta (AsiaNews) – Resta alta la tensione nello Java centrale, dove una folla composta da un migliaio di estremisti islamici ha preso di mira un santuario dedicato alla Vergine Maria: per motivi di sicurezza, ieri le autorità hanno sospeso una funzione religiosa in programma in giornata; intanto decine di poliziotti e soldati dell’esercito presidiano il luogo di culto cristiano, nel timore di nuove – possibili – violenze. Secondo i contestatori, aizzati dalla frangia fondamentalista, l’edificio non dispone dei permessi di costruzione previsti dalle legge (il famigerato Imb) e, nel tempo, da “semplice casa di preghiera” esso si è trasformato in una vera e propria chiesa. I fedeli rispondono che “in più di 40 anni” non si è mai verificato un incidente di natura confessionale.
Dopo le tre chiese cristiane – due cattoliche e una protestante – bloccate a Java nei giorni scorsi (cfr. AsiaNews 07/05/12 Minacce estremiste ad Aceh: le autorità chiudono tre chiese), ora l’attenzione dell’ala fondamentalista indonesiana si sposta sul santuario mariano di Lady Mary a Sengon Kerep, …
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