La donna nell’islam (seconda puntata)

(la prima puntata è stata pubblicata il 23 agosto 2012)

Un approccio corretto alla conoscenza della antropologia culturale di popolazioni diverse da quelle occidentali, deve necessariamente fare riferimento alla religione di quelle popolazioni.

La dimensione religiosa è certamente quella più importante e più pervasiva presso tutti i popoli, per l’Islam addirittura è la religione che regolamenta anche la vita civile, il diritto civile e penale, la politica.

Come avremo modo di vedere in altri articoli, la concezione occidentale dei diritti universali dell’uomo, come deliberati dall’ONU, non trova riscontro nelle legislazioni dei paesi musulmani. Tanto meno dopo le recenti rivoluzioni popolari che hanno portato al potere i partiti di ispirazione fondamentalista, rigidamente ancorati alla legislazione di derivazione coranica.

Prima di continuare nella descrizione di come la donna è vista nella religione e nella cultura islamica è opportuno illustrare, anche se brevemente, cosa si trova nei testi sacri dell’Islam, per esempio negli Hadith (sentenze) del profeta.

LA CONSIDERAZIONE DI MUHAMMAD PER LE DONNE

Dagli Hadith (Editti) del profeta.

Sahih Muslim Hadith 142, narrato da Abdullah bin Umar.

Il Messaggero di Allah osservò: “O donne, dovreste dare la carità e chiedere tanto perdono, giacché vi ho visto ammassate fra gli abitanti dell’Inferno”.

Fra le altre, una donna saggia disse: “Perché, Messaggero di Allah, saremo ammassate nell’Inferno?”

Il Santo Profeta in merito a questa domanda, osservò: “Bestemmiate troppo e siete ingrate ai vostri sposi. Non ho visto alcuno venire meno al senso logico e non rispettare la religione e, allo stesso tempo, rubare la saggezza del saggio, eccetto voi”.

La donna puntualizzò: “Cosa c’è di sbagliato nel nostro senso logico e nella nostra religione?”

Egli (il Santo Profeta) rispose:” la vostra mancanza di senso logico è confermata dall’evidenza che due donne equivalgono ad un uomo, e dal fatto che trascorriate delle notti (e dei giorni) in cui non offrite le vostre preghiere e che nel mese di Ramadan  (durante il giorno) non osservate il digiuno, il che vuol dire non rispettare la religione”.

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