La lettera. Non solo Yemen, ecco tutti i crimini dell’Arabia Saudita in M.O. | Coordinamento Nazionale per la pace in Siria

— 11 aprile 2015

Rafa Khalaf, cittadino svedese di origine mediorientale, ha scritto al ministro degli esteri della Svezia dopo che quel paese ha rotto i rapporti militari con il regno dell’Arabia saudita.

Gentile Ministro,

sono molto preoccupato e addolorato per quanto accade in Medioriente, e per come questo possa colpire noi anche qui, in Svezia. Sono un cittadino come tanti altri. Sono lieto di aver messo insieme, nella mia storia personale, il Medioriente “arabo” e la Svezia “europea”.

Le scrivo a proposito del regno dell’Arabia saudita, anche sulla base della mia possibilità di un rapporto diretto con il mondo arabo grazie alla mia madrelingua. Richiamo qui alcuni fatti, in riferimento in particolare a Yemen e Siria:

  • I ribelli Houthi dello Yemen, attualmente bombardati dall’Arabia saudita con il concorso di altri paesi e con un grave bilancio di vittime civili, non hanno mai compiuto atti terroristici né hanno mai rapito persone a scopo di riscatto, e negli anni scorsi hanno sempre combattuto contro i gruppi di Al Qaeda in azione in Yemen, i quali attualmente risultano avvantaggiati dai bombardamenti aerei sauditi;
  • L’Arabia saudita, fra altri, sostiene in molti modi gruppi armati dell’opposizione in Siria, da anni
  • Arabia saudita e Qatar nel 2011 hanno partecipato direttamente alla distruzione della Libia
  • Arabia saudita e altre monarchie del Golfo hanno provocato, con i loro finanziamenti, la crescita di Al Qaeda in Afghanistan
  • Arabia Saudita e Qatar hanno sostenuto attivamente gruppi estremisti in Iraq
  • L’Arabia saudita ha un sistema legale che discrimina pesantemente le donne e tutti quelli che non abbracciano la sua visione dell’Islam.

Sulla base di questi fatti, possiamo vedere che Arabia saudita e Qatar alla fine hanno promosso l’Isis (Daesh, come si dice nei paesi arabi) e al Qaeda in Iraq, Libia e Yemen. Oggi possiamo vedere che l’Arabia saudita non smetterà di bombardare lo Yemen finché i suoi agenti non lo controlleranno nuovamente. Lo stesso vale per la Siria. Ma cos’è successo in Libia quando agenti locali dei petromonarchi sono arrivati a controllare Tripoli?

MI soffermo anche sul numero di rifugiati nel prima e dopo queste operazioni. E’ questo che vogliamo? Più rifugiati, più morti e distruzioni? Anche France e Gran bretagna hanno sostenuto e aiutato negli anni scorsi l’Arabia saudita e il Qatar a portare avanti i loro piani, e quindi anche questi paesi europei hanno aiutato al Qaeda e Daesh…Oggi continuano in Yemen.

Ma la Svezia si è distinta: perché di recente ha coraggiosamente affermato che i sauditi sono un regno antiumanitario.

Mi permetto dunque di suggerire alla Svezia quanto segue:

  • Che si ritorni a normali rapporti politici, economici e diplomatici on la Siria, come ha fatto la Tunisia giorni fa;
  • Discutere con esperti di Medioriente in sede di Parlamento europeo rispetto al ruolo delle monarchie del Golfo;
  • Insieme alla Germania, fare pressione sull’Arabia saudita così da essere un esempio per altri paesi che finora si sono rifugiati nell’impunità;
  • Il porto di passaggio del terrorismo verso l’Europa sarà soprattutto la Turchia. Suggerisco di insistere con quel paese affinché cambi la sua politica e rescinda i legami con i fondamentalisti ed estremisti, i quali stanno costruendo là i propri nidi in attesa che Ankara entri nell’Unione europea per spargere il loro veleno nel corpo del continente. Per controllare queste presenze in Turchia occorre smettere di sostenere i “ribelli” in Siria.

La libertà è il più importante dei diritti umani. Sono una persona comune in Svezia e sono felice di godere di questa libertà. Ma non dovremmo interferire con sistemi stabili altrove a meno di essere sicuri che non provocheremo danni. E che non aiuteremo al Qaeda e Daesh e l’Arabia saudita. Sappiamo tutti che nel regno saudita decapitare teste e mozzare mani è legale. Una mia amica ha detto che l’Arabia saudita e gli altri del Golfo sono la vergogna del mondo arabo. Io direi che sono la vergogna del mondo intero, se permettiamo questi sistemi violente e disumane…

Rafa Khalaf, cittadino svedese di origine mediorientale

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