La marmaglia che governa l’occidente

(di Juan Manuel De Prada) Quando, in un brumoso futuro, qualche storico desideri spiegare un fenomeno cosí gigantesco come il crollo della civiltá occidentale, non potrà evitare di fare riferimento al sostegno dato dalla marmaglia che governa l’Occidente alla cosiddetta “primavera araba”. All’inizio esaltarono questo movimiento pan-islamico presentandolo alla povera gente rincretinita come una spontanea fioritura democratica che univa le volontà e oltrepassava le frontiere (risum teneatis), grazie alle cosiddette reti sociali.

Nemmeno un poppante si sarebbe bevuto una simile fandonia, eppure per mesi i mezzi di rincretinimento di massa ripetettero la medesima solfa, assicurandoci che quelle rivolte rappresentavano  l’esplosione di un anelito collettivo di “libertà” (parola da pronunciare con espressione di estasi orgasmica).

Quando la fandonia riuscí a incistarsi nelle meningi della povera gente rincretinita, la marmaglia che governa l’Occidente si mobilitò per prestare sostegno ai ribelli, con la stessa mancanza di scrupoli che prima aveva dimostrato appoggiando i tirannucci che quegli stessi ribelli volevano rovesciare. In fin dei conti, se il motivo del loro appoggio ai tirannucci non era altro che quello di riempirsi le tasche, perché non avrebbero dovuto sostenere adesso quei ribelli che promettono loro di continuare a foraggiarli, se inoltre possono avvolgere i loro sporchi fini nella bandiera dei diritti umani e della democrazia? Infine, in quei paesi musulmani dove i ribelli non riuscivano a vincere, la marmaglia che governa l’Occidente intervenne, a volte di soppiatto, a volte in maniera sfacciata, con ogni tipo di strumento, dal ricatto degli organismi internazionali fino alle bombette lanciate pigiando il telecomando.

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