La nuova Costituzione ha spaccato l’Egitto. E i salafiti – Asia News

Il testo, già votato in 10 province, verrà votato il prossimo 23 dicembre in altre 17 province del Paese. Ma i brogli sono considerati quasi obbligatori dalla maggior parte dei votanti, che comunque non rinuncia a esprimere il proprio voto nelle urne. Le opposizioni si uniscono contro la Fratellanza musulmana del presidente Morsi, mentre le critiche al testo (che discrimina chiunque non sia un Fratello) spaccano persino l’islam più radicale.

Il Cairo (AsiaNews) – Dovunque, per le strade egiziane, la popolazione è d’accordo nel dire che l’Egitto è diviso con mai prima d’ora. Molti di loro piangono la morte dell’Egitto pacifico e tollerante, e hanno paura di cosa potrà accadere quando la nazione diverrà la roccaforte della Fratellanza islamica e smetterà di essere una terra di pace e ospitalità. La Valle del Nilo è dominata da un’atmosfera generale di pessimismo, e agli abitanti locali manca in maniera profonda il famoso slogan coniato da Saad Zaghloul, morto un anno prima della creazione dei Fratelli musulmani di Hassan al Banna. Quello slogan diceva: “La religione è per Dio, la madrepatria è per tutti”.

Le elezioni del 15 dicembre, convocate per il voto referendario sulla nuova Costituzione, hanno coinvolto 10 delle province più popolose dell’Egitto: il Cairo, Alessandria, le prime 3 del Delta (Sharqeyya, Gharbeyya, Daqahleyya), le prime 3 dell’Alto Egitto (Assiout, Sohag, Asswan), il Sinai del Nord e quello del Sud. In totale 50 milioni di persone.

Le altre 17 province – Giza, Qalyoubeyya (le parti orientale e occidentale del Grand Cairo), le altre 4 del Delta (Menoufeyya, Behayra, Kafr al-Shaykh, Damietta), le 3 del Canale di Suez (Port Saïd, Ismaïleyya, Suez), le due costiere (Marsa Matrouh sul Mediterraneo e il governatorato del Mar Rosso) e le altre 6 dell’Alto Egitto (Fayyum, Bani Souayf, Minya, Qena, Louxor e New Valley) – che insieme formano 40 milioni di persone voteranno invece il prossimo 23 dicembre.

Il presidente Mohammad Morsi ha votato la mattina presto del 15 presso il seggio di Heliopolis, dove si è recato all’apertura dell’ufficio alle 8 del mattino. Le persone presenti erano molto curiose di vederlo lì, dato che vive nel Quinto Compound della zona nuova del Cairo, abbastanza lontano da Heliopolis, dove si trova il palazzo presidenziale.

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