La nuova Costituzione ungherese riconosce diritti solo alle coppie sposate eterosessuali – Vatican Insider

Il premier Orbán fa approvare un emendamento costituzionale che nega ogni aiuto o agevolazione alle coppie di fatto

Giuseppe Brienza

L’Ungheria di Viktor Orbán è di nuovo al centro dell’attenzione dei media internazionali (vedi anche Uniti contro Viktor Orbán, il conservatore cattolico). Dopo le critiche suscitate nel 2012 all’indomani dell’approvazione della nuova Costituzione il cui preambolo esordisce invocando la benedizione divina («Dio protegga gli ungheresi»), il premier conservatore ha infatti promosso vari emendamenti, fra cui uno che promuove aiuti esclusivamente alle coppie sposate che fanno più figli, e discrimina quindi quelle conviventi, sia eterosessuali sia omosessuali. Un altro emendamento pone invece il vecchio Partito Comunista magiaro ufficialmente fuori legge, dichiarandolo «organizzazione criminale» e rendendo così possibili processi politici da tempo attesi in buona parte del Paese.

La serie di emendamenti, approvati dal parlamento ungherese a larghissima maggioranza – 265 favorevoli, 11 contrari e 33 astensioni – hanno suscitato in particolare la reazione della maggiore opposizione, quella del partito socialista i cui membri hanno abbandonato l’aula in concomitanza del varo della riforma costituzionale, ricominciando una capillare campagna anti-governativa. Come rilevato da “il Fatto Quotidiano”, però, «nonostante tutte le critiche che ha ricevuto, il premier Orbán non molla e sembra intenzionato ad andare avanti sulla sua strada» (“Ungheria, nuova provocazione di Orban: premio ufficiale ad archeologo antisemita”, 17 marzo 2013).

Il testo della nuova Costituzione, che già negli articoli originari era ispirata ad una visione tradizionale in tema di vita e famiglia, ha suscitato preoccupazioni anche da parte delle più alte cariche dell’Unione europea, dal presidente della Commissione José Barroso al segretario generale del Consiglio Thorbjørn Jagland fino al presidente del Parlamento Martin Schulz, i quali hanno sollecitato il primo ministro «a impegnarsi per stabilire contatti con le istituzioni europee, al fine di eliminare le molte incompatibilità delle modifiche costituzionali con i principi europei e il diritto comunitario. Critica anche la cancelliera Angela Merkel» (Luca Pisapia, “Ungheria, golpe bianco di Orban. L’Ue preoccupata ma impotente”, in “Il Fatto Quotidiano”, 12 marzo 2013).

Il premier, il cui partito “Fidesz”è da anni federato al Partito Popolare Europeo ed ha raccolto alle elezioni del 2010 una maggioranza di oltre il 52% (ciò che gli ha permesso di ottenere i due terzi del parlamento necessari a modificare la costituzione), negli scorsi anni ha visto bloccare diverse leggi dalla Corte Costituzionale magiara ed, anche per questo, ha avanzato quegli emendamenti alla Carta che riducono la possibilità di intervento della Corte, la quale potrà d’ora in avanti intervenire solo su questioni procedurali e non di merito.

Come rende noto il suo sito ufficiale www.orbanviktor.com Orbán ha risposto alle critiche con un’ampia azione nei confronti dell’Europa, a partire dalla conferenza stampa tenuta il 12 marzo scorso a Bruxelles nella quale ha il premier ribadito che l’Ungheria è aperta al confronto con le Istituzioni comunitarie riguardo agli emendamenti giudicati in contrasto con il diritto europeo (“Hungary is committed to transparency and open to discussion”, 14 marzo 2013). Ha poi inviato una lettera ad Angela Merkel rassicurandola sull’impegno del governo magiaro a rispettare le norme del Trattato UE (“Viktor Orbán’s letter to German Chancellor Angela Merkel”, 14 March 2013, www.orbanviktor.com).

Fonte: La nuova Costituzione ungherese riconosce diritti solo alle coppie sposate eterosessuali – Vatican Insider.

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