Il cardinale Sarah: “Il Santo Padre saprà parlare a tutti”
Domenico Agasso Jr.
Giovanni Paolo II lo aveva soprannominato «il Vescovo bambino», perché quando ricevette l’ordinazione episcopale era il Presule più giovane del mondo: aveva 34 anni. Ha appena contribuito a eleggere papa Francesco, un pontefice considerato vicino ai poveri. Se ne intende di povertà Robert Sarah. Dal 7 ottobre 2010, nominato da Benedetto XVI, presiede il Pontificio Consiglio Cor Unum, il dicastero della curia romana che coordina e organizza le azioni umanitarie e l’attività caritativa della Chiesa. Africano, è arcivescovo di Conakry dal 1979. Cardinale dal 2010 Sarah è andato in missione per conto di papa Ratzinger in varie zone del mondo devastate da emergenze umanitarie.
Eminenza, il suo primo Conclave: come lo descrive?
«Come un’esperienza molto bella, un momento di preghiera, di ascolto del Signore e di comunione fraterna e condotto dallo Spirito Santo».
E come hanno accolto i primati e le novità di questa scelta?
«Papa Francesco è stato scelto da Dio. Non sono sicuro che il Signore, nella Sua scelta, si interessa se siamo gesuiti o latinoamericani. Egli sceglie secondo il Suo cuore».
In questi giorni si sente spesso l’accostamento di papa Francesco al beato Giovanni XXIII: cosa ne pensa?
«Si è vero Papa Francesco è una figura buona come il Pontefice Angelo Giuseppe Roncalli, semplice e marcata da san Francesco. E ciò vuol dire che conduce una vita radicata nel Vangelo. Sembra molto preoccupato di rassomigliare a Gesù come san Francesco stesso: vivere nella povertà, annunciare Gesù crocifisso e continuare a rialzare la Chiesa».
L’evangelizzazione, con papa Francesco passerà di più attraverso la Chiesa locale?
«L’evangelizzazione è opera di tutta la Chiesa, di tutti i battezzati: laici, sacerdoti, religiosi, religiose, Vescovi e famiglie cristiane. Tutti animati e guidati dallo Spirito Santo dobbiamo portare il nome di Gesù e il Suo Vangelo in tutto il mondo. Sono sicuro che Papa Francesco spingerà tutta la Chiesa a un nuovo impegno missionario. Questa è un’urgenza oggi».
Sarà il Papa dei poveri?
«Bergoglio è il Papa di tutti. Certamente la sua vicinanza ai bisognosi, sulla scia di san Francesco d’Assisi, sarà una parte determinante del Pontificato».
Fonte: “La nuova evangelizzazione coinvolgerà tutta la Chiesa” – Vatican Insider.
