di Alessandra Boga
L’Egitto sembra essere passato indenne alla prima settimana retto dal presidente ‘Fratello musulmano’ Mohamed Morsi. Una settimana in cui l’uomo sembra aver compiuto i passi giusti. Innanzitutto ha deciso di nominare suoi vice una donna e un copto (i cui nomi non sono stati ancora resi noti): è la prima volta che ciò accade nella storia egiziana. Abdel Fattah, esponente di spicco del partito di Morsi, “Libertà e Giustizia”, ha spiegato che il neo-presidente egiziano lascerà a tutti coloro che ne abbiano la capacità, cristiani compresi, la possibilità di contribuire alla crescita del Paese in ogni campo: quello scientifico, quello amministrativo, quello economico, quello militare e della polizia.
Mercoledì 27 e Giovedì 28 Giugno Morsi, presso il palazzo presiden-ziale del Cairo, ha anche avuto incontri tutti sorrisi e cordialità con alcuni vescovi della Chiesa cattolica egiziana e con una delegazione della Chiesa ortodossa ( guidata ad interim dal vescovo Pakhomius, a seguito della morte dell’ ottantanovenne Papa Shenouda III, avvenuta il 17 marzo scorso).
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