La Primavera Araba è l’Inverno dell’Occidente | il Quintuplo

La violenza preordinata e organizzata contro obiettivi americani nell’anniversario dell’11 settembre al Cairo ha una causa e un nome solo: l’aspirazione islamica alla supremazia, il progetto di dominio, il sogno del nuovo califfato. Il giorno avanti sul quotidiano Fajr era stato pubblicato un comunicato a firma di varie organizzazioni jihadiste che annunciava di voler incendiare l’Ambasciata americana e prendere in ostaggio i suoi diplomatici se gli USA non avessero rimesso in libertà i loro militanti detenuti a Guantanamo per l’attentato alle Torri Gemelle e la mattina dell’11 settembre viene diffuso l’annuncio di una grande manifestazione per protestare contro un film giudicato blasfemo nei confronti del profeta Maometto. Gli assalitori avevano armi pesanti e c’è da chiedersi come mai le autorità locali ed i loro informatori – per non parlare dei servizi segreti americani – non avessero né visto né saputo niente. Il consolato è stato ridotto in cenere e quattro americani sono stati ammazzati. Si deduce facilmente che l’attacco era stato preparato da tempo e che non aveva nulla a che fare con il film che (come me) la maggior parte dei manifestanti non ha mai visto.

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