La riduzione

La mancanza di comprensione di cosa sia la Chiesa, che ha causato tra l’altro la grande debacle dei commentatori sull’elezione di Papa Francesco, ha una fonte ben precisa.

Non sono certo io ad evidenziarla per primo. Se leggete i Vangeli Cristo su questo martella giù duro. E Benedetto, per saltare al recente, l’ha rimarcata addirittura con un gesto eclatante.

E sapete qual è? Semplice: la mancanza di Fede.

Ecco, adesso scommetto che quelli di voi che sono arrivati a leggere questa riga stanno meditando sinceramente di chiudere lì la lettura. Mannaggia, che pippone la fede. Cosa c’è da predicare ancora. La Fede, quella roba lì, eccerto che ce l’abbiamo, ma che c’entra con il resto?

C’entra perché normalmente diamo per scontato che la fede non c’entri.

Fatevi un po’ di conto. Tutte le ricostruzioni ante e post della rinuncia di Benedetto e del Conclave si sono basate sulla nostra esperienza del comportamento umano. Abbiamo dato per scontate le lotte di potere, i maneggi, la voglia di apparire e dominare.

Normalmente, non è che avremmo torto. Si trattasse di politica, fosse economia ci prenderemmo in pieno. Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, lo dice anche Geremia nella Bibbia, mica Grillo. Tutti i laicisti che sparlano e riparlano dei valori morali ed etici alla fine fanno i conti come se tutti fossero ladri ed assassini. E infatti un po’ lo sono. Un po’ lo siamo. Si trattasse solo di cose umane, faremmo benissimo, saremmo ingenui altrimenti.

Ma qui si sta parlando di qualcosa che supera l’umano. Supera la nostra arrogante limitatezza. La Fede, quella vera, ribalta il tavolo, lascia stupiti e commossi (commossi, perché anche se siamo ladri ed assassini vorremmo tanto non esserlo). Perché, se avessimo la Fede, il potere e il denaro, apparire e dominare li stimeremmo zero. Li sapremmo non importanti, inutili. Se ci fossero uomini di fede li sapremmo garanti del bene comune, pronti a rinunciare, a sacrificarsi, a prendere le loro croci.

Non pensiamo possano esistere, uomini così, e perciò sbagliamo tutte le nostre previsioni.

Quindi di fronte a Papa Benedetto, a Papa Francesco, alla Chiesa, presi in contropiede, cerchiamo la formuletta che spieghi. La dietrologia. La riduzione. Che ci consenta di tirare innanzi, di ignorare il problema, di dire “va bene, ma”.

Noi che di fede non ne vogliamo avere.

Fonte: La riduzione | Berlicche.

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