La vittoria del Pastore di Roma sull’onda di morte della nostra epoca

Caro, carissimo Papa Ratzinger. Vorrei testimoniare con due righe l’affetto che ho per lui.

Negli anni Ottanta feci la grande scoperta del suo libro Introduzione al cristianesimo: un libro che con dolcezza, profondità, cultura spiegava il mistero dell’amore di Dio in termini comprensibili per l’uomo moderno. Quel libro mi entusiasmò talmente che confezionai un video che invitasse a leggerlo: un video di un’ora che ora ho messo su Youtube (col titolo Illustrazione del credo).

Il cristianesimo ha il punto di maggior contraddizione proprio in Occidente. La ribellione protestante, nella sua veste secolarizzata e illuminista tenta di soffocare il messaggio di Gesù e il Papa come un campione affronta quest’onda di morte che porta con sé la dissoluzione della famiglia, degli affetti e soprattutto della fede. Le encicliche, i suoi libri su Gesù e i vigorosi discorsi di Parigi, di Berlino e di Londra sono pietre miliari con cui il Pastore di Roma ha guidato il suo gregge.

La civiltà europea nasce da san Benedetto (non a caso il Papa ne ha scelto il nome) – ha ricordato a Parigi – le leggi dello Stato devono rispettare la natura dell’uomo – discorso al Bundestag –, la dottrina sociale della Chiesa è il criterio a cui ispirare il governo della società – discorso di Londra. Un Papa umile che non s’intimidisce di fronte a nessuno: è il vero vincente dell’epoca che è cominciata con Giovanni Paolo II, il cui pontificato s’è intrecciato ed è continuato con Papa Benedetto. Grazie caro Papa.

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