Le bugie hanno le gambe corte ! La manovra economica, da 1,6 miliardi del Governo in carica, diminuisce la quota al Servizio Sanitario Nazionale dal 7,1% al 6,7%, colpendo il cittadino sul costo delle prestazioni sanitarie, compreso il mondo della disabilità?

Come al solito non ci risponderà nessuno ! Infatti molto spesso il cittadino, a volte “follemente” ingenuo, pensa : ma quando si sveglierà la “politica”per le vere riforme, specie quelle inerenti l’handicap psico-fisico che tanto interessano le famiglie di questi desaparecidos della n/ s civiltà ?

 

Ma quante volte la politica, quella audace (ma con eguale falsa ingenuità ! ) volge l’attenzione verso l’assistenza pubblica e le varie necessità dei malati psico-fisici nella maniera più superficiale possibile, nonostante le molte promesse passate (vedi “1° Conferenza Nazionale per la salute mentale” del 10/12/dicembre 2001-Governo Prodi) e ( vedi “1°Giornata Nazionale per la salute mentale” del 5 dicembre 2004-Governo Berlusconi), non sono una novità e non trovano tutt’ora una opportuna risposta alle situazioni più volte da noi esposte : Petizione 2013  budget del ricoverato .

 

Non lo possiamo nascondere, ma dobbiamo considerare che la politica é decisamente immorale quando tende l’orecchio verso recriminazioni che provengono da coloro che prendono soldi pubblici, o che provengono da una parte falsa della cristianità, mentre resta sorda verso quanti si adoperano per la difesa dei diversamente abili !

 

I tempi della politica e delle richieste per le questioni economico-sanitarie nei riguardi di questi inabili sono fin’oggi 2013 scarsamente tenuti nella dovuta considerazione da parte di quanti dicono e non fanno.

 

L’opinione pubblica e noi con essa assistiamo increduli e sbigottiti innanzi a quelle mancate forme di solidarietà e di rivendicazioni, anche quelle provenienti dall’ambito pseudo cattolico, mentre le famiglie di questi sofferenti devono sobbarcarsi questo grave disagio sociale, soprattutto, per far riconoscere il loro status sociale sancito dall’art.32 della nostra Costituzione e ribadito dalla recente Costituzione Europea.

 

Il Magistero della Chiesa Cattolica insegna nei Comandamenti della Carità “ama il prossimo tuo come te stesso“ e “ la Chiesa è cattolica perché è la casa di tutti : tutti sono figli della Chiesa e tutti sono in quella casa” (Papa Francesco Udienza Generale Piazza San Pietro 9 ottobre 2013 ) .

 

Questo è monito per quei cristiani in quanto “ la Chiesa ha bisogno del fervore apostolico e non essere cattolici da salotto senza coraggio anche di dare fastidio alle cose troppo tranquille ( Papa Francesco 16 maggio 2013 Chiesa Santa Marta Vaticano), ma il traguardo è ancora molto lontano , perché la strada è stretta e la via è lunga.

 

Ritornando ai temi sociali, tutti sappiamo che le malattie abbisognano di cure adeguate per la guarigione e fra queste non si può dimenticare la malattia mentale, ambito sanitario piuttosto in ombra nella Sanità Italiana “coperto” da un inverosimile silenzio, da una congiura quasi perfetta, da una insensibilità ed indifferenza inaudita !.

 

La semplice considerazione della dignità umana ci porta a pensare che non è sufficiente mettersi dalla parte di chi soffre ed essere promotore di salute a parole, ma sembra essere necessario ed urgente una priorità d’intenti quale strumento di salvezza che dica non solo dove è la malattia e come curarla , ma anche dove può essere ricercato il modo od i possibili piani terapeutici d’intervento in strutture valide onde aiutare anche le famiglie coinvolte in queste difficoltà.

 

Sono necessari e prioritari :

a.)    medici ed infermieri preparati, strutture adeguate, servizi consoni ;

b.)    mentre le famiglie da sole non ce la fanno perché sono impreparate non potendo reggere 24 ore al giorno per 365 giorni, senza contare che sono necessari turni di alternanza dovendo lavorare fuori di casa.

 

Per altre necessità il 17 marzo 2005 nella Sala Verde di Palazzo Chigi per la “Giornata di riflessione sulla depressione”, ho “suggerito” al Governo Berlusconi presente in forze, in 9 punti quanto è necessario ed urgente,  in attesa che il Parlamento “licenzi” una legge-quadro di riforma dell’assistenza psichiatrica :

 

1)      Eventuale costituzione di un Fondo Speciale Economico (Dopodinoi) , decisamente prioritario.

2)     Possibile attivazione della ricerca scientifico-farmacologica sulle malattie mentali.

3)     Aggiornamento assegni di assistenza ai malati psico-fisici, perché euro 275,87 al mese consentono solo di sopravvivere.( una vera vergogna! )

4)     Deducibilità dal reddito complessivo agli effetti IRPEF delle spese socio-alberghiere,

5)     Riforma Ospedali Psichiatrici Giudiziari la cui chiusura dovrebbe avvenire nel marzo 2014 ,

6)     Proibizione della terapia elettroconvulsionante e braccialetto elettronico,

7)     Aumento posti letto da 15 a 30 negli Enti Ospedalieri,

8)     Riqualificazione Operatori Sanitari,

9)     Nelle strutture residenziali esistenti , spazio verde esterno.

 

Ci domandiamo, ma dal Governo Prodi, a quello Berlusconi, al Governo Monti ed il Governo Letta, quali benefici ha ricevuto il mondo della sofferenza ? a chi giova le “Conferenze” o le “Giornate per la salute mentale”, le parole solidaristiche : forse scongiurano le catastrofi , oppure producono un cambiamento ?

 

Ma nessun radicale intervento legislativo ed istituzionale è avvenuto poiché insistono ed emergono domande esistenziali di base sul senso della vita presente e futura da parte della gente comune !

 

L’allora Ministro Veronesi nella 1° Conferenza Nazionale per la salute mentale, ammise che ben 500 mila pazienti era gravi (?) , cioè bisognosi di assistenza e cure continue , dei quali assistiti solo circa 25 mila.

 

Venivano riconosciute in 700 mila le persone con disagio mentale ( dal Documento Programma di Azione del Governo per le politiche dell’handicap 2000-2003 Testo approvato  dal Consiglio dei Ministri il 28 luglio 2000 su proposta del Ministro per la Solidarietà Sociale Presidenza Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Sociali ).

 

Non vergognarsi di questa malattia  ed altro hanno “proclamato” gli spot nella “1° Giornata Nazionale per la salute mentale” del 5 dicembre 2004.!(Direttiva Presidenziale del 26.6.2004 G.U. n.174 del 27.7.2004 )

 

Sono passati ben 35 anni da quel 1978 quando una legge “cacciò dai manicomi i malati mentali” e le Istituzioni non hanno tentato di modificare il vessillo delle ideologie degli anni settanta, mentre la depressione ( primo disordine funzionale della persona ) si fa malattia sociale ed i “malati” ( circa 10 milioni ) costituiscono un pericolo per la società, senza contare i residui manicomiali ancora presenti nelle strutture protette, mentre la depressione ( primo disordine funzionale della persona ) si fa malattia tale che, ora, i “malati” costituiscono un pericolo per la società!

 

Sono passati ben 35 anni e le Istituzioni non hanno tentato di modificare il vessillo delle ideologie manicomiali !

 

Un malato abbisogna :

a.)    di essere curato prontamente ed adeguatamente in strutture appropriate e per il tempo necessario;

b.)   di essere protetto da se stesso se in preda a deliri ;

c.)    se malato acuto schizofrenico , secondo quanto i medici affermano, necessita di tre o quattro mesi di cure.

 

Occorre fermare il progetto di umanesimo superficiale varato con la legge 180(quella che ha “ordinato” la chiusura degli ospedali psichiatrici) e la legge 833 (quella che ha “proseguito” questo “ordine”) che dal 1978 non hanno predisposto strutture consone alla cura, riabilitazione e reinserimento sociale del “malato” determinando il passaggio dal concetto custodialistico a quello terapeutico. Ma il Basaglia ,, padre della legge 180/1978, voleva curare i malati psichici e non segregare !

 

Un problema sociale dove il “paziente” è stato assimilato all’emarginato, all’anziano non autosufficiente con  tutte le lacune che da ben 35 anni, ripetiamo, lascia l’assistenza psichiatrica in balia di ambiguità.

 

Ora tutti sono contro gli sprechi  di denaro pubblico : una battaglia nella guerra per la conquista delle adesioni popolari !, ma nessuno si è opposto al DEF (Documento Economico Finanziario ) del Governo Letta e nella manovra economica ultima, oggi 10 ottobre 2013, diminuisce la quota al Servizio Sanitario Nazionale dal 7,1% al 6,7% che colpisce il cittadino sul costo delle prestazioni sanitarie, senza parlare della disabilità ! Ci risponde il Presidente del Consiglio dei Ministri. Attesa vana !

 

E’ molto preoccupante che le Pubbliche Amministrazioni si adeguino al senso del provvisorio, del precario, dell’insicuro e che i mass media sono amplificatori di coloro che gridano più forte nelle piazze : mentre dovrebbero essere estensori delle necessità prioritarie del mondo della sofferenza e della gente .

 

Tutti ci lamentiamo che il vivere odierno è sempre più difficile, ma pochi ammettono che le cause delle nostre afflizioni sono da ricercare nella pretesa, tutta moderna, di dare importanza soltanto a quello che ci fa egoisticamente comodo, mentre altri trascurano l’urgenza e la gravità del presente e di quello che non si è fatto in passato, quasi fossero “dimensioni”che non riguardano, rinforzando quella norma del perdere la memoria, allontanando così la speranza di coloro che attendono una soluzione al loro problema.

 

Quid est veritas ? quale è la verità? chiese Pilato a Gesù. Se quanti non sanno dare una degna risposta non ripetano il comportamento del proconsole romano che trascurò di attendere le parole di Gesù che rispose “est vir qui adest” “è l’uomo che vi sta innanzi”.

 

E’ ancora l’uomo con tutti i suoi problemi che è di fronte alle Istituzioni, le quali non devono fingere di ignorarli o volgere altrove lo sguardo, come fece il proconsole romano e come orami si crede di fare oggi .

 

Previte

 

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