Lepanto al Seminario OSCE sui Crimini d’Odio contro i Cristiani

il 26 e 27 giugno 2012, il Presidente del Centro Culturale Lepanto, Fabio Bernabei. ha partecipato al “Seminario sul ruolo della Società Civile nella lotta contro i crimini di odio contro i cristiani” organizzato dall’Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti dell’Uomo (ODIHR) dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE).

Aiutare la società civile per rispondere meglio alle crimini d’odio contro i cristiani è stato il tema al centro del Seminario ospitato dal Ministero italiano degli Esteri nella prestigiosa Sala delle Conferenze Internazionali.

rappresentanti di organizzazioni della società civile attive nella lotta contro l’intolleranza contro i cristiani in tutta la regione OSCE sono stati invitati ai lavori finalizzati a:
– identificare meglio i crimini di odio;
– conoscere gli standard internazionali relativi alla libertà di religione o di culto;
– promuovere il ruolo positivo che la società civile può svolgere in risposta ai crimini di odio contro i cristiani.

Sono stati anche presentati dall’ODIHR le loro pubblicazioni in questo settore, in particolare: La prevenzione e la risposta ai Crimini d’odio: Guida alle risorse per le ONG nella regione OSCE e Hate Crime Laws : una guida pratica.

“Le Organizzazioni della società civile spesso lavorano a stretto contatto con le comunità colpite dalla violenza motivati dall’odio e possono svolgere un ruolo importante nel sostenere le autorità nei loro sforzi per rispondere a crimini d’odio”, ha scritto nella presentazione Matilde Fruncillo, Consigliere dell’ODIHR sulle relazioni con la società civile e che ha diretto i lavori di entrambe le giornate.

Il seminario è stato organizzato per dare un seguito alle risoluzioni prese alla riunione governativa ad alto livello “Prevenzione e risposta agli incidenti e crimini di odio contro i cristiani” tenutosi il 12 settembre 2011 sempre a Roma.

Una delle principali raccomandazioni scaturite da quella riunione era proprio quello di intensificare il monitoraggio dei crimini d’odio, sia dalla società civile e dai governi.

Gli Stati partecipanti riconobbero che le manifestazioni di discriminazione e di intolleranza minacciano la sicurezza delle persone e possono dar luogo a conflitti su vasta scala e ad una violenza che minano la stabilità e la sicurezza internazionali.

I recenti attacchi contro comunità cristiane hanno evidenziato la necessità di affrontare il problema di intolleranza contro i cristiani, con un focus specifico sui crimini di odio.

La Dichiarazione di Cordova dall’OSCE nel 2005 e’ stata la prima volta in cui la questione di intolleranza contro i cristiani e’ stata specificamente ripresa dall’OSCE in una dichiarazione ad alto livello. (Il testo de “The Corboda Declaration by the Chairman-in-Office”, 9 giugno 2005, si puo’ leggere all’indirizzo: http://www.osce.org/odihr/16564.)

La Dichiarazione di Cordova e’ stata seguita poi da un numero di Decisioni del Consiglio che hanno cercato di sviluppare una ampia organizzazione per contrastare la discriminazione e l’intolleranza nei confronti dei Cristiani. (Ministerial Council Decisions del 10/05, 13/06, 10/07).

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