Libano, attentato nel quartiere cristiano di Beirut – Vatican Insider

Due edifici residenziali distrutti da un’autobomba: morti e feriti. Padre Lombardi: “Violenza assurda”

redazione

L’attentato dinamitardo compiuto a Beirut “è un messaggio esplicito del regime siriano che vuole terrorizzare i libanesi”: lo sostiene Nihad Mashnuq, deputato libanese del movimento Mustaqbal, che guida l’opposizione al governo di Beirut dominato da una coalizione considerata vicina al governo di Damasco.
Da parte sua il deputato Sami Gemayel del partito delle Falangi libanesi – la cui sede è stata oggi investita in parte dall’esplosione dell’attentato a Beirut – ha detto che “questo atto terroristico mira a trascinare il Libano verso gli eventi che scuotono la regione”, con un implicito riferimento al conflitto in corso nella vicina Siria.Sami Gemayel è fratello di Pierre Gemayel, ex deputato e ministro dell’Industria ucciso in un agguato nel 2006 attribuito al regime siriano. Sami Gemayel è anche nipote di Bashir Gemayel, ex presidente libanese eletto ucciso nel settembre 1982 in un attentato dinamitardo compiuto nei pressi del luogo dell’attentato odierno.
“Ci sono parti in Libano che vogliono spingere il Paese verso il vortice siriano”, ha poi aggiunto il deputato citato dalla radio Voce del Libano.Ma il ministro delle Telecomunicazioni libanese, il cristiano Nicholas Sehnaoui, ha confermato  come altamente probabile l’ipotesi di un’autobomba dietro la devastante esplosione nel centro di Beirut.

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