LIBANO Chiesa maronita: riforma elettorale, per la piena “rappresentatività” dei cristiani – Asia News

Il patriarca Bechara Rai boccia il sistema esistente, che si rifà al sistema maggioritario del 1960, e auspica una riforma che conceda il voto agli espatriati. E chiede il “rispetto” della scadenza elettorale, prevista per la primavera del 2013. Intanto sulla riforma è scontro aperto fra le fazioni dell’8 e del 14 marzo.

Beirut (AsiaNews/Agenzie) – La Chiesa libanese invoca un nuovo sistema elettorale in vista del voto parlamentare del prossimo anno, che dia maggiore garanzia di “rappresentatività” ai cristiani e permetta “anche agli espatriati” di esprimere la propria preferenza. È quanto emerge da un comunicato diffuso ieri dal patriarca Bechara Rai, al termine dell’incontro mensile del Consiglio dei vescovi maroniti a Beirut. Al contempo, egli respinge l’attuale sistema che non tutela tutte le anime che compongono il Paese e auspica il “rispetto” della scadenza elettorale, fissata per la primavera del 2013.

L’appello della leadership maronita cade in un momento di aspra battaglia politica sulla futura legge elettorale, con i due principali schieramenti (le fazioni rivali dell’8 marzo, legata al movimento sciita Hezbollah, e quella del 14 marzo, vicina all’ex premier Hariri) divisi sul sistema da adottare. Al centro del dibattito un disegno di legge approvata dall’esecutivo il mese scorso, che intende dividere il Libano in 13 distretti medio-grandi, con un sistema di rappresentazione di tipo proporzionale

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