A colloquio con l’arcivescovo di Baltimora a Roma alla presentazione dell’Osservatorio sulla Libertà Religiosa del Ministero degli Esteri italiano
di Alessandro Speciale
Quando venne per la prima volta a Roma, nel 1978, prese una vespa con un confratello per visitare in pochi giorni tutte le basiliche della Città Eterna: “Dio ci deve aver protetto se non ci siamo fatti male”.
Oggi, quasi trent’anni dopo, William E. Lori è arcivescovo di Baltimora, la più antica diocesi degli Stati Uniti, e si appresta a ricevere domani, dalle mani di papa Benedetto XVI, il ‘pallio’ che simbolizza il compito di pastori degli arcivescovi. Ma la meraviglia di trovarsi nel cuore della cristianità non è cambiata: “Mi sento a casa a Roma, mi sento nella città dei martiri e dei santi”.
Monsignor Lori è uno degli uomini di punta della sfida lanciata dai vescovi americani contro il governo di Barack Obama per le misure sulla contraccezione contenute nella sua riforma sanitaria, e guida la commissione dell’episcopato Usa sulla libertà religiosa, creata di recente proprio in risposta al conflitto con la Casa Bianca. Vatican Insider lo ha intervistato.
Monsignor Lori, che impressione si è fatto da Oltreoceano dello scandalo Vatileaks?
Benedetto XVI è uno un intelletto di caratura mondiale, una dei grandi spiriti del nostro tempo, un maestro della fede cattolica. E mi chiedo: non dovremo tutti stringerci attorno a questo grande papa?
Cliccare sul link per leggere il resto dell’articolo →Lori: “E’ in atto un’erosione della libertà religiosa” – Vatican Insider.
