Madre Teresa di Calcutta, da anni in India, la Santa Moderna del Mondo dell’Impossibile !

E’ ormai assai celebre la frase della Santa “Nel mondo occidentale, dove la gente sembra più ricca, vi è una fame più intensa ed una povertà interiore più grande di quella che si riscontra nelle viuzze di Calcutta “.

Questa è una magnifica e reale descrizione della incomprensibile realtà quotidiana che vige anche in Italia e che oggi 2018, forse, è interpretata a restringere lo spazio operativo e di attesa di giustizia delle Famiglie, anche in quelle nelle quali insiste un disabile psico-fisico  e di quanti necessitano di una valevole solidarietà e vicinanza . 

Quanti problemi sociali sono carenti nel n/s Paese con tentativi di manipolazione dell’informazione delle coscienze dei cittadini, come quelli, fra altri gravi ed urgenti, che riguardano la psiche, la quale “vive” anzi “convive” con drammi che  provocano nella gente disperazione, mentre si attribuisce più “ricerca di amorevoli contatti” con gli amici a 4 zampe, che rispettiamo, lasciando al proprio destino l’umano essere e rimarcare le litigiosità politiche che veramente ci fanno vergognare ! 

Non vogliamo “toccare” un argomento di carattere politico, ma quali cittadini e cattolici le circostanze ce lo suggeriscono.

Ma come si fa ad essere così insensibili a prioritarie necessità deludendo sempre più le aspettative della società, perché manca nelle Istituzioni la capacità di ascolto, un volontario soffermarsi molto significativo e poco attento che non ha saputo o voluto raccogliere l’esigenza di una priorità per restituire il rispetto del diritto non solo del povero disabile, quale persona da beneficiare di quelle Norme Giuridiche ed Economiche che non possono essere dimenticate .

La solidarietà sociale, principio altamente etico che ogni uomo deve sostenere verso i più sfortunati i più bisognosi ed più diseredati della vita, spesso richiamata da Papa Francesco, è un concetto che deve indurre tutti, specie le Istituzioni, ad essere sostenitori di diritti, di doveri di uguaglianza, pari dignità sociale più volte evidenziati dalla nostra Costituzione poco incarnata .

La “via” sociale dei valori della giustizia, della solidarietà, delle equità, delle pari opportunità dovrebbe guidare ancora il cittadino attento ed onesto in questo mondo di corrotti, di corruttori, di furbi, di furbetti, di furboni fa ritornare in mente anche un’altra vasta categoria di sfortunati come terremotati, i senza casa, i disoccupati, i “nuovi poveri”, i disabili fisici, ciechi, sordi, sordomuti, i malati mentali “sfollati” dai manicomi o “relegati” in casa .

Ancora tutti che aspettano risposte adeguate alle loro rispettive situazioni ed ancora oggi “lottano” per ottenere quei diritti legali ed anche quelli di rispetto umani che costituiscono la ragione profonda ed il motore propulsivo per il miglioramento della loro condizione ed il godimento di protezione per la vita e la salute.

La cosa peggiore che compie oggi l’Italia, fra altre impressionanti, resta quello di non dare quelle priorità che le situazioni ambientali danno alle necessità, preferendo rivolgere lo sguardo ad “altro”, lasciando le famiglie di questi  “desaparecidos della nostra civiltà”, prendere atto di un bilancio alquanto deludente . 

Quasi ogni giorno innanzi a lucide drammatiche follie, si ri-confermano oggi 2018, la carenza di valide Strutture Ospedaliere, restando invariate le necessità delle vecchie e nuove cronicità che richiedono interventi ad alta protezione Sanitaria e Legislativa, molto bene evidenziati da quella celebre frase della “Santa dell’impossibile” .

Nella “lettura” globale di quella cellula fondamentale del consorzio civile ed umano che è la famiglia in cui insistono diversi problemi educativi e generazionali, questa incontra nella cultura attuale variegate situazioni di conflitto .

Costernazione ed indignazione pervade nell’opinione pubblica per i molti, ripeto, “episodi” creati da menti psichicamente malate che avvengono con troppa progressione con stupri verso fanciulle e madri di famiglia che a loro volta uccidono i loro piccoli figli, violenze spicciole tra adolescenti, aggressività tra consanguinei dove spesso ci scappa il morto, insomma una miriade di “fattacci” che rendono veramente la vita allo “sbaraglio”, una società “anomala”, una ” fame più intensa ed interiore che vige nelle viuzze di Calcutta”. 

Quello che ha detto la Santa Madre Teresa di Calcutta ha fatto una profezia silenziosa, ma forte e coraggiosa e non essere, ripeto, sensibili a questi problemi significa deludere sempre le aspettative della società !

Nell’opinione pubblica, comunque, persiste intenso il timore di perdere quei diritti etici condensati nel rispetto della persona malata, che una progressione di “esternazioni”, di inutili “promesse”, di un “cinguettio evanescente” vanno esaurendosi, per fermarsi alle parole che non trovano riscontro nella vita quotidiana .

La sola “cosa” che resta a questi inermi concittadini colpiti dalle sventure della vita ed alle loro famiglie, dalla disabilità fisica, da handicap psichico, dalle incertezze delle loro famiglie e dal severo esame dell’opinione pubblica, è la speranza che la sconfitta fin oggi registrata, sia un domani di sincero rispetto e lucido realismo, per la mancata emissione di quelle leggi che non hanno saputo o voluto difendere la dignità dell’uomo malato. 

Ma come si fa ad essere così insensibili a prioritarie necessità deludendo sempre più le aspettative della società, perché manca nelle Istituzioni la capacità di ascolto, un “ volontario soffermarsi” molto significativo e poco attento che non ha saputo o voluto “raccogliere” l’esigenza di una priorità per restituire il rispetto del diritto non solo del “malato”, quale persona da beneficiare di quelle norme giuridiche ed economiche che non possono essere dimenticate .

Costernazione ed indignazione pervade nell’opinione pubblica per i molti, ripeto, “episodi” creati da menti psichicamente malate che avvengono con troppa progressione con stupri verso fanciulle e madri di famiglia, madri che uccidono i loro piccoli figli, violenze spicciole tra adolescenti, aggressività tra consanguinei dove spesso ci scappa il morto, insomma una miriade di “fattacci” che rendono la vita veramente una “corsa ad ostacoli”, una vita allo “sbaraglio”, una  società “anomala” ! 

Nell’opinione pubblica, comunque, persiste intenso il timore di perdere quei diritti etici condensati nel rispetto della persona umana, che una progressione di “esternazioni”, di inutili “promesse”, di un “cinguettio” evanescente vanno esaurendosi, per fermarsi alle parole vane che non trovano riscontro nella vita quotidiana .

E con le parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza ! (NMI,58)

Previte

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