Maldive, sorpreso a leggere libri cristiani: cittadino bengalese incarcerato ed espulso | Mondo | www.avvenire.it

Orlato da spiagge bianchissime e accerchiato da un mare blu cobalto, l’arcipelago delle Maldive nasconde dietro le sue palme da cartolina una tra le realtà più intransigenti al mondo in materia religiosa. Qui la discriminazione contro i non musulmani è totale e sistematica. A garantire l’obiettivo di una popolazione al 100% islamica, ci sono leggi che proibiscono ogni chiesa o luogo di culto, preghiere in luogo pubblico e l’importazione e distribuzione di materiale di carattere religioso, incluse Bibbie, se non per uso personale.

Dopo l’espulsione nel 1998 di tutti gli stranieri coinvolti in attività missionarie, ai visitatori è consentito una pratica di fede esclusivamente privata e individuale. Il solo sospetto di proselitismo porta all’espulsione, ma anche a periodi detentivi. Come quello dello scorso anno per l’insegnante indiano Shijo Kokkattu, denunciato da un collega per avere caricato l’immagine della Madonna e alcuni canti mariani nel computer della scuola; come quello del bengalese Jathish Biswas, dirigente di un’organizzazione con fini sociali fermato questo settembre all’arrivo all’aeroporto della capitale Malé per avere con sé libri di tema cristiano nella lingua locale, detenuto per 23 giorni ed espulso il 19 ottobre insieme a un cittadino statunitense a lui collegato dalle indagini.

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