Mali, gli islamisti bruciano preziosi manoscritti storici

Mali, gruppi islamisti hanno dato alle fiamme un edificio che conteneva alcuni preziosi manoscritti prima di fuggire da Timbuctu all’arrivo delle truppe francesi e maliane.

L’episodio, sul quale esistono diverse testimonianze, è stato confermato dal sindaco della città, Halley Ousmane, che si trova oggi a Bamako. «Il centro Ahmed Baba dove si trovavano dei documenti di grande valore storico è stato bruciato dagli islamisti. Si tratta di un vero crimine culturale», ha denunciato il sindaco.
Ahmed Baba è il nome di un istituto di alte ricerche islamiche che ospita fra i 60 e i 100mila manoscritti, alcuni dei quali risalgono all’era preislamica.
Timbuctu, situata a poco distanza dal fiume Niger nel sud-ovest del deserto del Sahara, è stata la capitale
intellettuale e spirituale dell’islam in Africa fra il XV e il XVI secolo e in città viene conservata ancora una parte
delle ricchezze culturali dell’epoca, compresi 700mila manoscritti arabo-islamici dei secoli XIII-XVI, fra i quali
alcune opere di Avicenna. La presenza dei terroristi di Al-Qaeda ha messo fortemente a rischio questo patrimonio: gli estremisti hanno già distrutto un santuario nel luglio del 2012, mentre lo scorso dicembre sono stati smantellati quattro edifici dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

I precedenti
Nella Germania nazista fra il 1933 e il 1945 migliaia di volumi vennero arsi tra le fiamme dei “Bücherverbrennungen” (roghi di libri). Il regime nazista divenne molto noto per i roghi delle opere di oppositori politici e scrittori considerati sconvenienti ed immorali, per il contenuto delle loro opere, le loro opinioni politiche o le loro origini etniche. L’episofio più famoso avvenne in “Opernplatz” (Piazza dell’Opera, oggi Bebel Platz) il 10 maggio 1933 quando vennero dati alle fiamme più di 25mila volumi ritenuti pericolosi.

In Cile, dopo il colpo di stato dell’11 settembre 1973 i militari cileni sequestrarono e bruciarono migliaia di libri di politica, anche se nel febbraio 1987 il Ministero dell’Interno cileno ammise solo di aver bruciato 15mila copie di “Le avventure di Miguel Littin clandestino in Chile”.

Cliccare sul link per continuare a leggere: Mali, gli islamisti bruciano preziosi manoscritti storici | Mondo | www.avvenire.it.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Africa e Medio Oriente. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.