MARCIA PER LA VITA/IL PAPA: TANTI AUGURI, AVANTI; LAVORARE SU QUESTO!

A Roma questa mattina la IV edizione della ‘Marcia per la Vita’ – Decine di migliaia i partecipanti – Papa Francesco al ‘Regina Coeli’ evidenzia il carattere ‘internazionale ed ecumenico’ della ‘Marcia’ di quest’anno e invita a proseguire gli sforzi per promuovere il diritto alla vita – Tripudio di striscioni, bandiere e palloncini in Piazza San Pietro – Con i manifestanti anche il cardinal Burke – L’attenzione di Radio Vaticana e de ‘L’Osservatore Romano’

Roma ha vissuto questa mattina una di quelle manifestazioni che rallegrano i cuori e nel contempo spingono a riflettere gli osservatori esterni: la IV edizione della ‘Marcia per la vita’ ha infatti percorso gioiosamente le vie del centro per raggiungere piazza San Pietro in tempo per il ‘Regina Coeli’ del Papa. Che non ha deluso le attese delle decine di migliaia di ‘marciatori presenti’, salutandoli e incoraggiandoli ad andare avanti nel loro servizio molto impegnativo.

Queste le parole di papa Francesco, dopo la recita del ‘Regina Coeli’ e dopo, in particolare un accorato appello per la pace in Ucraina, dove “la situazione è grave”. (Dopo l’Associazione ‘Meter’ di don Ferdinando di Noto, che lotta da anni per la protezione dei minori) saluto “ pure i partecipanti alla Marcia per la Vita, che quest’anno ha un carattere internazionale ed ecumenico. (Aggiunta a braccio) A ‘Meter’ e ai partecipanti alla Marcia per la Vita tanti auguri e avanti, lavorare su questo!”. La Piazza a queste parole si è colorata dei tanti striscioni portati nelle strade di Roma per testimoniare la necessità di difendere il diritto alla vita.

Da notare che il Papa – che ha voluto aggiungere a braccio un forte incoraggiamento all’attività della benemerita Associazione ‘Meter’ e della ‘Marcia per la Vita’ – ha evidenziato il carattere internazionale della ‘Marcia’, che, come è noto (e ne hanno riferito tra gli altri, in campo cattolico, sia ‘L’Osservatore Romano’ uscito venerdì pomeriggio 2 maggio, che Radio Vaticana il 3 maggio), ha avuto un prologo con l’Incontro internazionale pro-vita di sabato 3 maggio, promosso da LifeSiteNews, Human Life International e Family Life International New Zealand presso la Sala San Pio X nei pressi di via della Conciliazione. In tale occasione ci sono state anche le relazioni dello studioso George Weigel e del cardinale Raymond Burke, che ha affermato – alla fine delle sue riflessioni a partire dagli scritti di san Giovanni Paolo II – che ai politici che approvino norme contro la legge naturale (e dunque nell’ambito di vita e famiglia) non andrebbe permesso l’accesso alla Comunione: sarebbe un atto sacrilego. Burke ha così non solo condiviso ma esteso il contenuto dell’appello firmato in mattinata da 36 organizzazioni internazionali pro-life ai vescovi cattolici perché non si dia la Comunione ai politici abortisti.

Papa Francesco, oltre a evidenziare la dimensione ‘internazionale’ della ‘Marcia’, ne ha anche sottolineato l’ecumenicità: erano infatti presenti ortodossi di Roma (san Teodoro al Palatino) e il rappresentante delle relazioni internazionali sul tema della famiglia del Patriarcato di Mosca, Alexey Komov; protestanti statunitensi ed anche, se passiamo al dialogo interreligioso, una nutrita delegazione con striscione della comunità marocchina musulmana di Roma, guidata dal presidente della Federazione islamica del Lazio Saydawi Hamid.

Alla Marcia hanno aderito (o l’hanno incoraggiata con messaggi) 14 cardinali, oltre a numerosi vescovi, 103 associazioni italiane e una settantina di associazioni di 21 Paesi esteri (24 dagli Stati Uniti, 9 dalla Francia, 7 dalla Spagna, 6 dal Belgio, 4 dalla Polonia, ecc…). Il cardinal Burke, già presente sabato pomeriggio al Convegno internazionale, ha marciato fin da piazza della Repubblica, conversando amabilmente con molti manifestanti. Presenti alcuni politici italiani (tra quelli che abbiamo notato Gasparri, Roccella, Meloni, Angelilli, Borghezio). Non c’erano bandiere del Movimento italiano per la vita, presente però (come già gli anni scorsi) il vicepresidente Pino Morandini, mentre si è materializzato proprio quasi alla fine, all’ingresso di via della Conciliazione, anche il presidente Carlo Casini.

Particolarmente vivaci la Congregazione del Verbo Incarnato, la Famiglia Orionina, il Movimento per l’amore familiare, gli spagnoli di ‘Derecho a vivir’ venuti da Madrid, Barcellona e Alicante, alcune parrocchie romane, Scienza e Vita di Bergamo, Federvita Piemonte. Uno striscione ricordava anche la bella figura di Mario Palmaro, morto prematuramente qualche settimana fa (e rievocato anche alla partenza della ‘Marcia’ dalla presidente Virginia Coda Nunziante). Rispetto agli anni scorsi mancavano per i noti motivi i Figli dell’Immacolata Concezione (c’erano alcune suore e alcuni frati che hanno ormai dismesso l’abito, considerato il nuovo corso imposto) e una parte dei polacchi (che domenica 27 aprile sono stati presenti in massa per la canonizzazione del ‘loro’ Karol Wojtyla). Non mancava invece il trenino dei bambini con doppia carrozza straripante di pargoli. Rosari, canti mariani, slogan: la ‘Marcia’ non è uniforme, è varia e accoglie tutte le persone di buona volontà. Tra gli slogan “La vita è un dono/un dono di Dio/Proteggiamola”, “Abroghiamo la 194” e, all’entrata di piazza San Pietro, anche “Una mamma e un papà/questa è la vera libertà” (c’erano anche magliette della ‘Manif pour tous’ francese). In alcuni cartelli è stato poco gratificato il sindaco di Roma Ignazio Marino (che tra l’altro ha negato alla ‘Marcia’ ogni aiuto, mentre onorerà al meglio il ‘Gay Pride’).

Notiamo anche con piacere che Radio Vaticana nel Radiogiornale del primo pomeriggio ha trasmesso un servizio intitolato “Torna la Marcia per la vita per difendere i diritti dei più deboli”(voci raccolte da Antonella Pilla), mentre il TG 1 delle 13.30, riferendosi al ‘Regina Coeli’ ha ricordato le parole di papa Francesco per l’Associazione ‘Meter’ e la ‘Marcia per la Vita’, mostrando lo sventolio di bandiere in Piazza (servizio di Aldo Maria Valli).

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