Massacrata famiglia di cristiani in fuga dalla Siria verso il Libano | Mondo | www.avvenire.it

Massacrati mentre cercavano di fuggire dal Paese. Questa la fine, atroce, di un gruppo di cristiani in Siria, Paese messo in ginocchio da un conflitto che sembra non trovare fine. È successo nella zona di Hama, a una famiglia di cristiani che stava cercando di raggiungere il Libano ed è stata uccisa a coltellate. Secondo i Comitati locali di coordinamento (Lcc) dell’opposizione, la famiglia faceva parte di un gruppo di 12 sfollati, tutti uccisi nello stesso modo. Non sono però stati indicati i responsabili.Intanto, è finita l’odissea di 48 cittadini iraniani rapiti in agosto dai ribelli siriani. Per ottenere il loro rilascio, Damasco ha disposto la liberazione di 2.130 civili, detenuti nelle carceri del regime. La notizia è stata riferita dall’agenzia di stampa turca Anadolu: lo scambio è avvenuto ieri in diverse zone della capitale siriana con la mediazione di Turchia ed Emirato del Qatar. A confermare l’accordo fra le parti è stato Bulent Yildirim, presidente di una Ong turca, la Fondazione per l’aiuto umanitario (Ihh), coinvolta nello scambio.I civili sono detenuti di diverse nazionalità, anche turchi. Nel pomeriggio, la televisione di Stato iraniana PressTv ha confermato il rilascio dei 48, definiti «pellegrini rapiti in una moschea sciita vicino a Damasco» da «miliziani sostenuti dall’estero». L’opposizione siriana, invece, ha sempre sostenuto che i prigionieri avevano addosso carte di identità militari.

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