Pubblichiamo la denuncia di Bruno Volpe, avvocato e giornalista, fra i fondatori di Pontifex.Roma e principale animatore – finanziatore. Signori e amici di Pontifex.Roma, siamo arrivati a questo. Una campagna di odio, avviata senza esitazione e ritegno, da più di 2 anni, da ambienti ben noti e da siti privi di ogni scrupolo professionale, che hanno creato nei miei confronti una caccia all’uomo. Nella giornata di ieri ho ricevuto ben tre lettere anonime di minacce e insulti diretti anche a don Stanzione e Di Pietro, amici, colleghi e co-fondatori del sito. A questo si aggiugano telefonate anonime al mio recapito telefonico privato, questo a seguito della pubblicazione di mie informazioni personali su alcuni siti, nei quali vengo anche accusato delle peggiori nefandezze. Ma il culmine si è raggiunto ieri sera. Sulla mia cassetta delle lettere vi era grondante sangue, la testa di un animale, presumibilmente un coniglio, aperta a metà, chiaro segno di azione criminale. Sul vetro del mio ascensore accuse infamanti di essere gay e pedofilo, idem sulla cassetta delle lettere.
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