MO: oasi assediata delle suore a Gaza, temiamo peggio – Palestina – ANSAMed.it

(di Elisa Pinna).

(ANSAmed) – ROMA, 15 NOV – Al telefono, la voce di Suor Nazareth a tratti scompare. Fuori i jet israeliani martellano la Striscia di Gaza. ”La gente e’ chiusa in casa, terrorizzata.

Tutti i negozi hanno abbassato le saracinesce e nessuno si azzarda a uscire per strada. Temiamo il peggio”, racconta ad ANSAmed la religiosa, ormai ultrasettantente, che vive insieme a due consorelle in un convento nel cuore di Gaza City. ”In molti – aggiunge – ci hanno chiesto ospitalità se i bombardamenti dovessero continuare e noi abbiamo detto di si’ , siamo pronti ad accogliere chiunque avra’ bisogno, nei locali della chiesa e delle scuole”. A Gaza, sebbene i cristiani siano ridotti a poche migliaia, il Patriarcato latino di Gerusalemme mantiene la parrocchia della Santa Famiglia e sopratutto gestisce, con l’aiuto delle suore, una scuola che e’ considerata la migliore di tutta la Striscia e frequentata nella quasi totalità da bambini musulmani, tra cui molti figli di notabili locali.

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