Molte incertezze dopo 36 anni dalle leggi 180 e 833 relative alla malattia mentale. Molte chiacchere, molte parole, ma pochi risultati !

Purtroppo si deve ammettere che il cittadino italiano constata che la malattia mentale è una delle cause di disagio sociale non risolta, anche nel 2014, tempo delle conclamate riforme .

 

Invano sono passati 36 anni dall’emissione delle leggi 180 e 833, quelle leggi che hanno disposto la chiusura degli ospedali psichiatrici e gli effetti negativi si riscontrano quasi quotidianamente nonostante la presenza dei Dipartimenti di Salute Mentale, restando invariate le necessità delle vecchie e nuove cronicità che richiedono interventi ad alta protezione socio- sanitaria, soprattutto legislativa.

La paura e l’angoscia aumentano con lo svilupparsi di tragici episodi provocati da menti psichicamente instabili ed al cittadino resta poca fiducia nelle Istituzioni perché non si sente  tutelato .

Cresce, diventa forte e sempre più sentito il bisogno di protezione, di insoddisfazione e delusione per l’assenza di quelle norme legislative che danno al cittadino la sensazione di essere “protetto” .

Sono passati anni e le risposte a quelle ”urgenze”, sono portate a risultati negativi :molti negativi !

In questi frangenti restano dimenticati quanti drammaticamente “vivono”ora per ora minuto per minuto vicino al “malato” impotenti, sfiduciati, ma non rassegnati: le Istituzioni non  sanno “sentire”!

 

Ci aspettavamo che le Istituzioni ed il Governo in carica, in questo proclamato anno di riforme, un impegno sollecito verso la soluzione legislativa, rapida e concreta, come auspichiamo, invitando quanti credono nella forza della solidarietà a sollecitare la Senatrice [email protected] e l’On [email protected]  Presidenti delle opportune Commissioni all’esame urgente delle elencate Petizioni :

 

http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2014N46103
http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2014N46109

 

Vista la inadeguata attenzione della Costituzione Europea che rimarca la parola disabilità (art:86), ma che non comprende specificatamente l’handicap mentale, l’Associazione “Cristiani per servire” anche in virtù del principio della sussidiarietà ha inoltrata formale richiesta al Parlamento Europeo con Petizioni per una  Direttiva Comunitaria necessaria e valida in tutti gli Stati membri della Unione Europea.

Questo, anche in considerazione  di una libera circolazione in sicurezza (art.66) delle persone, sia in Italia come negli altri Stati membri, a fronte dei gravi rischi per i numerosi casi di violenze attuate da persone portatrici di malattie mentali nei confronti di parenti,  passanti o vicini di abitazione .

Allora ognuno si prenda le proprie responsabilità davanti al Paese e all’Europa, responsabilità che provengono dall’emissione e dalla mancata rettifica di quelle infauste leggi che non hanno saputo difendere la dignità dell’uomo” malato.

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

 

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