MONS. VACCA: INCREDULITÀ, SEGNO DI DISPERAZIONE E CRISI DI VALORI. EMERGENZA DEI NOSTRI TEMPI. NECESSARIO RI-EVANGELIZZARE

Pontifex.RomaCommentando il Vangelo della domenica, Papa Benedetto XVI ha affrontato il delicato tasto dell’incredulità, una piaga che affligge i nostri giorni, ma che era presente anche durante la predicazione di Gesù. Ci pare di sentire quello sprezzante: “ma non era il figlio del falegname?”. Ne parliamo con Monsignor Antonio Vacca, vescovo emerito di Alghero. Eccellenza, che cosa vuol dire incredulità religiosa, oggi e che cosa determina? “credo che sia oggi più che mai una vera e grande emergenza, che il Papa e la stessa Chiesa cattolica stanno affrontando con prontezza e coraggio, tanto che è stato indetto un anno della fede, al fine di ri-evangelizzare, specie il nostro continente, che pare alla deriva, sospinto da una ondata di secolarismo e di incredulità”. Ma che cosa è l’incredulità? “di fatto, è il rifiuto di Dio, il negare la sua esistenza e di conseguenza, negare il trascendente, la dimensione verticale e del sacro della vita, riducendo tutto ad una …

… esperienza empirica, qui, subito ed ora. Il resto non conta. Talvolta, l’uomo si comporta come se Dio non esistesse, come se con Dio mai e poi mai dovesse fare i conti. Sembra una cosa buona, in apparenza, ma è una falsa libertà. Questa visione materialista, tante volte, ci porta alla disperazione, a perdere la luce, a vivere nelle tenebre ed anche alla morte fisica o dell’anima”.

Anche di Gesù dicevano: ma costui è il Figlio del falegname, con un certo disprezzo:

“lo ammiravano, apprezzavano quello che diceva, ma alla fine arrivavano al giudizio personale, all’insulto. Succede ancora oggi, dove la Chiesa che annuncia Cristo alla fine, viene attaccata e disprezzata: ma perché parla se è fatta da uomini? E’una storia vecchia, ma sempre nuova”.

 Bruno Volpe

Fonte: MONS. VACCA: INCREDULITÀ, SEGNO DI DISPERAZIONE E CRISI DI VALORI. EMERGENZA DEI NOSTRI TEMPI. NECESSARIO RI-EVANGELIZZARE.

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