Monti, la Massoneria e i principi non negoziabili

di Danilo Quinto

Rispetto alle prese di posizioni senza precedenti del Presidente della Conferenza Episcopale, Cardinale Bagnasco e del quotidiano dei vescovi Avvenire a favore di Monti, è esemplare la chiarezza delle dichiarazioni di Monsignor Luigi Negri, neo arcivescovo di Ferrara. «Non credo che il Papa si voglia esprimere nel senso di appoggiare un determinato partito o candidato. Quelli che sono a mediare tra lui e il resto della Chiesa e della società dovrebbero vivere con molta più prudenza questa responsabilità», afferma Negri, che aggiunge: «Ci sarebbe voluta più discrezione da parte delle autorità ecclesiastiche, vaticane e non, nel fare interventi che possono essere letti come sostegno aperto per qualcuno».

C’è ancora chi, all’interno della Chiesa si esprime con coraggio e libertà, nettezza di posizioni e ancoraggio alle questioni di fondo. A proposito di queste ultime, l’Arcivescovo di Ferrara sottolinea un tema centrale. Dice: «Non c’e’ meramente un problema di persone o di analisi strettamente politiche, ma di chiarezza su alcuni criteri per giudicare correnti, posizioni, programmi. Questi sono i valori non negoziabili. Un uomo politico può ricevere un appoggio significativo soltanto nel momento in cui si impegna a fare di essi il punto di vista di tutta la sua azione di governo». Queste parole, ci consentono di porre una questione di merito sulle posizioni di Monti.

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