MOSUL: VIETATO VIVERE | Ereb

Come annunciato nei giorni scorsi gli uomini dello Stato islamico (Is) hanno dato il via all’applicazione rigorosa della sharia islamica che impone oltre al velo per le donne, il bando degli alcolici e anche del fumo. I primi ad essere colpiti da queste restrizioni, che si aggiungono alle esecuzioni sommarie, alle crocifissioni e alle molteplici violenze contro la popolazione civile, sono i cristiani che da sempre gestiscono il commercio di alcolici e altri beni, considerati “haram” (impuri) dai musulmani integralisti. Secondo il sito Mcn direct, ieri a Mosul i miliziani dell’Isis hanno fatto irruzione nel negozio di Ronnie Hanna, un commerciante cristiano di shisha (narghilè) nell’area occidentale di Mosul. Gli estremisti hanno devastato il suo locale, sequestrando tutta la sua merce.

La pipa ad acqua è uno dei segni distintivi del Medio oriente. Tutti i locali offrono insieme al tè e al caffè anche una fumata. Non appena ricevuta la notizia della distruzione del negozio di Hanna, tutti i negozianti delle vie e quartieri circostanti hanno chiuso i loro locali e per timore di incursioni hanno caricato la merce incriminata sulle loro auto e furgoni.

[photo by Haider al Nakkash]

Secondo fonti locali il clima è di tensione e paura. I ristoranti, i bar e tutti luoghi di aggregazione sono silenziosi e deserti. Oltre all’alcol e alla shisha, l’Isis ha vietato anche i passatempi tradizionali come ad esempio il domino e tutti i giochi di carte, minacciando gravi punizioni per chi viola la legge.

Fonte: MOSUL: VIETATO VIVERE | Ereb.

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