Musulmani e Cristiani, due pesi e due misure? | Da Porta Sant’Anna

Introduzione. Esaminiamo con attenzione come il mondo musulmano influenza i media. In Italia, come negli altri paesi europei, si parla di rispetto per l’Islam. Così non avviene per il cristianesimo, continuamente attaccato dai mezzi di comunicazione e da una certa parte della intelligenza nazionale ed europea. Quando interviene la Chiesa, si alzano scudi e proteste per immaginarie ingerenze. Mentre quando parlano i musulmani, si levano a loro difesa voci di grandi politici e pensatori, a sostegno dei loro “diritti”.

L’incontro mondiale delle famiglie. Ci siamo dimenticati la visita del Papa a Milano? Ecco cosa è successo: subito dopo l’incontro mondiale delle famiglie con il Santo Padre, migliaia di islamici si sono radunati all’Arena di Milano. L’incontro musulmano non ha scatenato le stesse reazioni provocate dal raduno cattolico di maggio: nessuna vignetta ironica o protesta contro l’oscurantismo religioso. Non ci sono state lamentele per il traffico. Niente polemica sui costi. Non si è trovato vicino all’arena nessun presidio laico e anticlericale. Nei muri non è apparsa nessuna bestemmia. Le femministe non hanno alzato la voce. L’Unione Atei Agnostici Razionalisti ha lasciato passare inosservato l’evento. La “Soggettività Lesbica” in quel periodo era in ferie.  Su facebook e nei blogg è sceso il silenzio più totale. Gli indignados non hanno marciato contro la manifestazione. Questo in realtà era successo in Spagna, dove sono stati picchiati i Papa Boys. I politicanti di sinistra non hanno chiesto nessuna interrogazione parlamentare. Agli organizzatori dell’evento non è stato chiesto di dare i soldi ai terremotati. Il Vernacoliere non ha dedicato nemmeno la copertina all’incontro. Gli escrementi non sono stati lanciati per fare spettacolo sul volto del Profeta. Anche le contestazioni contro chi non ammette le coppie di fatto, l’aborto, i matrimoni omo, misteriosamente non sono avvenute. Nessuno ha fatto cenno alla pedofilia nel mondo musulmano. Eppure, quando si parla dell’integrazione tra i popoli,  tra le persone e i sessi, per la prima volta dopo duecento anni al Raduno, le donne sono entrate separate dagli uomini. Come mai nessuno dei grandi osservatori ha evidenziato questi aspetti?

Le vignette condannate. Eppure guai a fare ironia sul profeta. I numerosi episodi degli ultimi anni servono a testimoniarlo: dai “Versetti satanici” di Salman Rushdie alla pellicola “L’innocenza dei musulmani,” che ha scatenato una faida sproporzionata contro l’Occidente. Offendere l’Islam si è rivelato spesso fatale: scatenando fatwa, proteste di piazza, attentati e perfino l’assassinio del “profanatore”.

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