Nasce la Manif Pour Tous Italia: in difesa della libertà | UCCR

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Manif pour tous italia“Manif Pour Tous” significa, letteralmente, “Manifestazione per tutti”. I loro membri, i “Veilleurs debout”, sono le “Sentinelle in piedi”. Nati in Francia nel 2012, lo scorso luglio hanno trovato in Italia una seconda casa, fratelli e sorelle alleati nella loro iniziativa di difesa pubblica del matrimonio tra uomo e donna.

In Italia si è iniziato a mobilitarsi in primo luogo per contrastare il noto disegno di legge sul contrasto all’omofobia e transfobia, che nel nostro Paese sta accendendo infuocati dibattiti in quanto rischia di impedire anche il libero pensiero e il diritto d’opinione. Ma andiamo con ordine.

Il ddl sul contrasto all’omofobia e alla transfobia, di Ivan Scalfarotto (Pd) e Antonio Leone (Pdl), è, in qualche modo, un’integrazione della legge Reale-Mancino del 1993, che condanna ogni forma di discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi e nazionali che richiami vecchi spettri nazifascisti. Inizialmente doveva essere in quattro punti che comprendevano anche definizioni di genere e orientamento sessuale, ridotti ora solo a uno: la condanna di ogni forma di omofobia e transfobia, per tutelare coloro che oggi molti pensatori definiscono i queer, ossia tutti i diversi dal “tipico eterosessuale”, cioè omosessuali, transessuali e transgender.

Perché contrastare qualcosa che giustamente lotta contro discriminazioni verso omosessuali, transessuali e transgender? Il problema, è questo. Cos’è l’omofobia? Ciò che porta un quattordicenne appena affacciatosi alla vita a uccidersi, certamente. Ciò che impedisce a valenti professionisti di esercitare bene nel proprio àmbito a causa del loro orientamento sessuale, sicuro. Ma, a quanto pare, secondo i Paladini del Giusto Pensiero, “omofobia” (qui è il caso di metterci virgolette) non è solo questo. Secondo essi “omofobia” è anche non essere d’accordo con i cosiddetti “matrimoni gay” e le adozioni gay. Opporsi alle nozze omosessuali, dicono, è discriminazione e dunque omofobia, sostenere che un bambino può crescere in modo equilibrato solo con i suoi genitori biologici compio reato di propaganda di idee omofobe. Si vuole introdurre, dunque, il reato d’opinione mascherandolo dietro alla lotta (sacrosanta) contro la violenza verso le persone dello stesso sesso.

Ecco i motivi per cui è nata la Manif pour tous italia 2Manif pour tous Italia, per manifestare in difesa della libertà delle idee, non solo per i cristiani, i musulmani, gli ebrei e tutti coloro che seguono una confessione religiosa che non contempla matrimoni e adozioni da parte di individui dello stesso sesso, ma per tutti coloro che semplicemente, al di là di partiti e confessioni, non sono d’accordo. Bisogna difendere l’Articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di pensiero e di opinione.

In contemporanea alla prima, partecipata, manifestazione del 25 luglio davanti a Montecitorio con la presenza di ben 500 persone, i Veilleurs francesi per solidarietà presiedevano davanti l’ambasciata italiana di Parigi. Il 5 agosto dalle ore 19 alle 21 si sono invece ritrovati presso Piazza di Pietra, sempre a Roma, manifestando in silenzio e rispetto, accettando tutti ma vietando ogni simbolo religioso e partitico, per dimostrare il suo essere aconfessionale, apolitico e apartitico. Infiammati da questo desiderio di esprimere liberamente il proprio pensiero e difendere i valori ritenuti fondamentali, il sito web Sine-Timore (“Senza Paura”) ha creato delle belle magliette a sostegno della famiglia acquistabili da chiunque sul loro portale.

Invitiamo tutti a sostenere su Facebook la “Manif pour tous” italiana, tenendosi aggiornati sulle prossime iniziative pubbliche.

Qui sotto un video delle prime manifestazioni di Manif Pour Tous Italia


Fonte: Nasce la Manif Pour Tous Italia: in difesa della libertà | UCCR.

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