New York: studentesse costrette a fingersi lesbiche | Tempi.it

maggio 3, 2013 Benedetta Frigerio

Secondo la scuola, questa attività fa parte di un workshop contro il bullismo e per l’approfondimento dell’identità di genere. Genitori furiosi.

 

lesbicheAlla Georgetown University due studenti omosessuali stanno cercando di far chiudere la cappella dell’università. I due hanno affermato di sentirsi discriminati perché la Chiesa cattolica considera le relazioni omosessuali contro natura. Per questo, hanno chiesto che un’istituzione come la Georgetown University non ospiti più al suo interno una cappella cattolica.

UN CASO FRA ALTRI. Questo è solo uno dei tanti episodi di discriminazione al contrario che si stanno verificando negli Stati Uniti. Un altro caso che ha fatto molto discutere è avvenuto in una scuola di New York. Stiamo passando “dalla tolleranza alla coercizione”, ha titolato lo scorso 30 aprile il Catholic Stand. A fine aprile, infatti, la scuola media di Linden Avenue ha chiesto alle sue alunne di 13 e 14 anni di baciarsi fra di loro.

COSTRETTE A DIRSI LESBICHE. L’iniziativa, secondo i dirigenti scolastici, serviva come dimostrazione contro il “bullismo”, inserita in un workshop sulla omosessualità e l’identità di genere. Alcune ragazze hanno dovuto dichiarare di essere lesbiche, altre si sono dovute baciare davanti a tutti. I genitori sono stati informati solo a fatti avvenuti e si sono letteralmente «infuriati» con la scuola, che però ha difeso l’importanza del workshop. «La scuola ha superato ogni limite – ha detto un genitore alla Cbn – Non ci hanno neanche avvisato, non ci hanno dato la possibilità di scegliere. Questo tipo di educazione deve essere lasciato ai genitori».

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