Nigeria: ancora vittime, ancora tensione

Sintesi: un commando ha invaso un campus scolastico del Politecnico Federale di Mubi, uccidendo sistematicamente decine di studenti cristiani. La tensione sociale nel paese è alta, i continui attacchi di questi fondamentalisti minano la stabilità interna.

Ancora violenza contro i cristiani, ancora morti in Nigeria. Appare terrificante il modus operandi di queste bande di estremisti legate ai Boko Haram, la fredda e lucida sete di sangue innocente di questi criminali vanifica ogni possibile tentativo di razionalizzare ciò che sta accadendo in questo paese. Più volte negli anni, Porte Aperte ha avvisato sulla gravità di ciò che sta succedendo nella parte nord della Nigeria, dove l’estremismo più radicale non sta solo assassinando senza pietà centinaia di cristiani, ma sta ormai da tempo fomentando un’inarrestabile cultura dell’intolleranza che mina la stabilità dell’intero paese.

Questa volta un commando (sembra legato ai Boko Haram) ha invaso un campus scolastico del Politecnico Federale di Mubi (stato di Adamawa): secondo quanto detto da alcuni testimoni, gli studenti presenti nell’edificio attaccato sono stati divisi secondo i loro nomi in musulmani e cristiani e poi, senza esitazione, è partita la mattanza di coloro che erano stati individuati come cristiani. Il bilancio dei morti è ancora provvisorio, anche per la presenza di molti feriti, ma si parla di 46 giovani vite stroncate, tra cui non mancherebbe anche qualche musulmano.

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