NIGERIA – Cervellera: i cristiani pagano con il sangue l’invidia dell’islam

Il problema alla base di tutto è che in Nigeria non c’è nessuna garanzia di sicurezza da parte del governo. Continuano a prometterla, ma non c’è”. Così dice padre Bernardo Cervellera, missionario del Pime, direttore dell’agenzia giornalistica AsiaNews, nell’approfondire con IlSussidiario.net la realtà di sangue che vive oggi la Nigeria. E continua: “La classe politica nigeriana è fortemente divisa e in questa situazione di tensione hanno la meglio le pressioni sia dei gruppi fondamentalisti sia di alcuni Stati stranieri che vogliono destabilizzare questa’area dell’Africa centrale”.Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: la carneficina di cristiani in Nigeria continua, non solo la domenica. Nelle ultime ore ne sono stati uccisi una novantina, 50 dei quali ritrovati carbonizzati all’interno di una chiesa.

Ancora stragi in Nigeria, una carneficina senza fine mentre nuovi gruppi radicali islamici si uniscono a quelli già presenti. È la fine dei cristiani in Nigeria?

Il problema alla base di tutto è che in Nigeria non c’è nessuna garanzia di sicurezza da parte del governo. Continuano a prometterla, ma non c’è. Inoltre, la classe politica nigeriana è fortemente divisa e in questa situazione di tensione hanno la meglio le pressioni sia dei gruppi fondamentalisti sia di alcuni Stati stranieri che vogliono destabilizzare questa’area dell’Africa centrale.

In effetti la Nigeria è, almeno sulla carta, la nazione più ricca del continente africano. Il che può far gola a molti…

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