NIGERIA: MONS. KUKAK (SOKOTO), “GRAVE DEBOLEZZA STATO NEL PUNIRE I CRIMINALI”

Non dobbiamo confondere la grave debolezza di uno stato incapace di contenere e punire i criminali, con la natura dei rapporti tra cristiani e musulmani”. Lo ha detto mons. Mattew Hassan Kukah, vescovo di Sokoto – diocesi suffraganea dell’arcidiocesi di Kaduna, in Nigeria, parlando ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) degli attacchi della setta fondamentalista islamica Boko Haram a cristiani e musulmani. “Più volte negli ultimi venti anni si sono verificati nel nostro Paese attacchi contro le Chiese – spiega – ma gli attentati di Boko Haram hanno alzato notevolmente il livello di preoccupazione”. Per mons. Kukah la volontà di veder applicata la sharia come fonte principale di diritto in tutto il Paese – attualmente è tale solo in 12 dei 36 stati nigeriani – non è che un pretesto utilizzato dalla setta per “nascondere i propri atti criminali. L’adozione della legge coranica è la prima causa di tensione tra cristiani e musulmani ed è probabilmente per questo che i fondamentalisti l’hanno scelta come obiettivo”. “Negli Stati del Nord – continua mons. Kukah – i cristiani sono tuttora considerati dallo Stato alla stregua di stranieri. A Kaduna e Kano ci sono fino a venti Chiese in una sola via. Mentre in altre zone, abitate anche da cristiani, non è permesso costruirne”.

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