Norvegia: ministro della cultura musulmana di 29 anni | Corrispondenza romana

(di Benedetta Argentieri su  Corriere.it del 25-09-2012) «Era ora». Due semplici parole per chiudere qualsiasi polemica sul nascere. Re Harald V, monarca norvegese, non ha dubbi: è un bene per il Paese che a guidare il ministero alla Cultura sia una giovane donna musulmana. Hadia Tajik, 29 anni, è stata nominata venerdì scorso durante un rimpasto di governo. Sostituisce Anniken Huitfeldt che a suo volta è andata al Lavoro. «Nuovi valori, nuove forze, nuove idee», ha spiegato il primo ministro laburista Jens Stoltenberg che con un solo nome è riuscito a battere due primati: Tajik è il più giovane membro del governo nella storia norvegese e la prima fedele di Allah.

Un cambio di passo in un Paese ancora ferito dagli attentati di Oslo e Utoya del 22 luglio 2011. Settantasette vittime dell’odio razziale. Con il terrorista, Anders Breivik, che voleva combattere il processo di costruzione di una società multiculturale. La nomina di Hadia Tajik dimostra che questa evoluzione non si può fermare. Lei, il neo ministro, vuole che «tutti abbiano la possibilità di partecipare alle attività culturali. A prescindere dalla classe sociale cui appartengono, l’etnia o il sesso». Vorrebbe far emergere «le diversità culturali che vivono nel Paese». Proteggere le minoranze e le loro tradizioni. Ieri nel suo primo giorno di lavoro, non si è fermata un attimo. Appuntamenti, incontri, riunioni. E una gran voglia di fare, di cambiare per costruire, appunto, qualcosa di diverso.

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