Nozze gay, comincia l’attacco delle Regioni

di Tommaso Scandroglio

“Il matrimonio può essere contratto da persone di sesso diverso o dello stesso sesso con i medesimi requisiti ed effetti”. Si tratta dell’art. 1 della Proposta di legge che il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna ha depositato alla Camera il 15 Febbraio scorso affinché diventi legge dello Stato. La bozza di legge è stata elaborata dai consiglieri Franco Grillini (Gruppo Misto) e  Liana Barbati (Idv). E’ la prima volta che una proposta di legge per il riconoscimento del “matrimonio” omosessuale nasce da un’iniziativa di un Consiglio regionale.

Cosa altro prevede questa proposta di legge? In primo luogo l’eliminazione da tutti i documenti ufficiali – non solo leggi e regolamenti statali ma anche dallo stato di famiglia e altri documenti simili – delle parole “marito” e “moglie” che verranno sostituite dal termine “coniuge”. Ci pare un gesto di rispetto verso la lingua italiana: la “marita” e il “moglio” suonano proprio male.

In secondo luogo, oltre alla possibilità di adozione di un trovatello o del figlio già venuto alla luce dell’altro partner, si è anche coniata una nuova e rivoluzionaria idea di filiazione para-naturale. All’art. 3 infatti si legge: “Il coniuge dello stesso sesso è considerato genitore del figlio dell’altro coniuge fin dal momento del concepimento in costanza di matrimonio, anche quando il concepimento avviene mediante il ricorso a tecniche di riproduzione medicalmente assistita, inclusa la maternità surrogata”. In buona sostanza si possono dare questi tre casi. Primo: la donna lesbica concepisce un figlio in modo naturale, ovviamente non con la propria compagna ma con un terzo, di sesso maschile, il quale si è prestato come “fecondatore”. Secondo caso: la donna lesbica ricorre alla Fivet. Terzo caso: la coppia omosessuale – due donne o due uomini – ricorrono all’utero in affitto. In tutti questi casi al momento del concepimento quel figlio in automatico diventa figlio di entrambi i membri della coppia. E’ lo sforzo davvero titanico e insieme utopico di rendere uguale dal punto di vista giuridico il concepimento avvenuto tra una coppia eterosessuale sposata con quello ricercato da una coppia omosessuale.

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