Ogni rivoluzione parte dall’abolizione delle parole (a cominciare da quelle di “mamma” e “papà”) | Papalepapale.com

…inizia con l’abolire i nomi propri delle cose

prosegue con l’abolire le parole del “passato”

(che non raccontano cioè le verità ideologiche

ed evocano perciò i fantasmi della realtà invece che rimuoverla);

poi passa ad abolire la libertà di parola…

e, in finale, le persone che parlano,

a cominciare da chi ancora chiama le cose col proprio nome

Come già è accaduto in uno stato Usa, anche nella vicina Francia, guidata da un socialista che predica inesauste aperture ai diritti suggeriti da una feconda fantasia, è stata approvata una misura che elimina la dicitura di madre e padre dai documenti dello stato civile, sostituendola con gli incerti termini di genitore 1 e genitore 2. Tutto ciò per un malcelato senso di uguaglianza, che combatte ogni possibile turbamento ai capricci di chi, a partire dalle parole, intende mistificare la realtà dei fatti.

di  Federico Basso Zaffagno

E’ di questi giorni l’ultima di una serie di iniziative volte a combattere le discriminazioni, almeno secondo l’assunto della corrente di pensiero che le mette in campo o della folla che le segue pedissequamente.

Come già è accaduto in uno stato Usa anche nella vicina Francia, guidata da un socialista che predica inesauste aperture ai diritti suggeriti da una feconda fantasia, è stata approvata una misura che elimina la dicitura di madre e padre dai documenti dello stato civile, sostituendola con gli incerti termini di genitore 1 e genitore 2.

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