Omofobia? Quante segnalazioni inventate! – Notizie Pro Vita

Emergenza omofobia ? Non credo proprio.
Abbiamo innumerevoli volte dimostrato come il fenomeno non sia per nulla dilagante quanto i media e soprattutto le associazioni di categoria (Arcigay, Arcilesbica…) vorrebbero farci credere.

Non siamo noi a dirlo, bensì l’OSCAD, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, a cui giungono mediamente una trentina di segnalazioni da tutta Italia all’anno comprendenti anche offese o minacce.

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Vorremmo però concentrarci sul concetto di “segnalazione”, cosa ben diversa dalla denuncia o da un fatto accertato.
Ma è davvero sufficiente che vi sia una semplice segnalazione per testimoniare il fenomeno dell’ omofobia ? Basta cioè che qualcuno affermi di esser stato offeso? O di esser stato aggredito? Strano modo di procedere senza oneri di prova e senza dover dimostrare l’effettivo accadimento. Eppure non arriviamo nemmeno a 30 segnalazioni annue…

Così, per sfizio prendiamo in analisi un paio di casi.

Siamo a Varese, la discoteca luogo del “fattaccio” sarebbe la JustIn: sei gay dichiarano di aver subito un’aggressione a suon di calci e pugni dal personale della sicurezza. Aggressione che trova ovviamente nell’ omofobia la sua profonda ragion d’essere. Peccato che il verbale dei Carabinieri non parli di nessun ferito e di nessuna aggressione, il referto del pronto soccorso non rilevi alcuna prova di violenza e che -soprattutto- i gestori del locale abbiano messo a disposizione le riprese video per testimoniare che nulla era accaduto. Uno dei sedicenti aggrediti ha pure rilasciato la consueta intervista, con visino pulito e senza tumefazioni ed un collo dai movimenti leggiadri ed eleganti sotto il collare ortopedico.

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Secondo caso. Ci trasferiamo in un bar di Viareggio. Due ragazzi accusano di esser stati cacciati da un Carabiniere che avrebbe reagito pesantemente ad un loro abbraccio innocente.
Le cose, in realtà, sono andate diversamente, come dichiarato da un testimone e confermato dalle riprese a circuito chiuso del locale -riportate dal quotidiano Il Nuovo Corriere di Lucca e Versilia-: i due hanno visto il Carabiniere al bancone del bar e si sono accordati per provocarlo. Una volta entrati si sono seduti uno sull’altro ed hanno iniziato a baciarsi in modo estremamente lascivo. Il Carabiniere, a dire del testimone, si sarebbe comportato molto correttamente. Purtroppo per lui, la persona che ha raccontato agli inquirenti come le cose si erano davvero svolte, si è trovato la macchina danneggiata pochi giorni dopo. I casi della vita…

Marika Poletti

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