Ora è in grave pericolo la sicurezza dei cittadini da parte di “pazzi”, oltre che nelle case, anche, nelle strade !

Quasi sempre “giunge” dalla cronaca quotidiana episodi che non vogliamo vedere né sentire, ma che purtroppo avvengono, nei quali sono autori disturbati psichici .

Questi comportamenti compulsivi, barbari, violenti sono segni indiscutibili di menti ottenebrate le cui cure dovrebbero essere seguite da una attenta Sanità e che sono poco “aiutate” da una Protezione Legislativa, anche se esiste in Italia il TSO ( Trattamento Sanitario Obbligatorio), dove si intende applicare quelle Procedure Sanitarie in caso di necessità ed urgenza e che ne motivano l’applicazione, come dispone l’art.1 comma 5°della legge 180 e l’art.33 della legge 833,“ Gli accertamenti e i trattamenti sanitari obbligatori devono essere accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione di chi vi è obbligato” .

Ancora una volta dobbiamo constatare che questo comma “dimostra” il contrasto tra le Leggi 180 e 833 ed il TSO, in quanto, è molto comprensibile rilevare, come può un individuo senza lucidità avere l’opportunità di scelte, come “dettata” dalla normativa vigente ?

Il nostro dovrebbe essere uno Stato che riconosca ormai con urgenza quei “fattacci” che ormai sono diventati quasi quotidiani e sostenga con Provvedimenti Sanitari e Legislativi più aderenti alla realtà, con vicinanza ai cittadini bisognevoli dì aiuti ed agli altri garantire sicurezza, anche alla luce di quanto “dicono” i recenti rilevamenti statistici Istat indicanti che in Italia 1 cittadino su 10 soffre d’ansia , di cui il 60% sono donne e circa 12% di persone accusano disturbi psichiatrici, il 16% da varie forme di disagio mentale, il 4% di disturbi mentali, mentre il 30% assume psicofarmaci.

Queste vituperate leggi, prive del Regolamento d’Applicazione e poco rispondenti alla realtà, vanno riviste con massima urgenza !

Se ne rendono conto le Istituzioni, invece di arruffarsi come galletti nelle “riserve “ dei pollai ?

 E’ giusto rispettare la dignità ed i suoi diritti, ma nel momento che la Legge lo prevede quale persona inferma, essa è persona non padrona delle proprie azioni e che necessita di aiuto e questo è stato il principio basilare dello psichiatra Basaglia, padre della legge 180, quello di curare e non segregare il malato psichico.

Ma che fine stanno facendo quei valori morali irrinunciabili facenti parte della nostra etica ?

Il contributo al dibattito sulla disabilità psichica che si svolge nei Mass Media Europei, é per migliorare la qualità della vita delle persone disabili  oltre il 2015, mentre noi in Italia siamo ancora arretrati al palo di partenza !

Obiettivo e Raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che ritengo sempre auspicabile, che abbia anche in Italia spunti di riflessione di riguardo di consapevolezza, anche per “vedere” l’handicap mentale considerato in maniera più aderente alla realtà, perché non è vero che lo stigma del silenzio e della vergogna affianca il “malato” e la sua famiglia, come si vuol far credere !!!

La situazione dei Servizi Pubblici Riabilitativi evidenzia la costante necessità degli stessi ancora disattesi, con particolare riferimento ad alcune specifiche categorie di disabilità psichica cronica o temporanea .

Ancora sono insistenti larghe fasce di “necessita” che risultano effettuate in maniera parziale, come patologie derivanti da danni neurologici (ritardi mentali più o meno gravi), da stress, ansia, depressione, sindrome da burnout ( bruciati. esauriti, scoppiati conseguenza di un processo stressogeno ), epilessia e da problematiche relative per l’età evolutiva da prendere in seria considerazione..

Sarebbe opportuno valutare che sono impellenti strutture residenziali ad hoc una per Regione per pazienti gravi, strutture residenziali aperte 24 ore su 24, protezione ed appoggio alle famiglie, funzionamento delle strutture all’interno delle Strutture Ospedaliere .

Queste “situazioni” sono trascurate dai Provvedimenti Sanitario-Legislativi successivi alla chiusura dei “manicomi”, poco esistenti nei sistemi sociali di accoglienza dei pazienti psichiatrici, specialmente gravi.

Attualmente in caso di manifestazioni acute della malattia psichiatrica interviene, appunto come citato, il TSO come nel caso delle vicende che spesso accadano, consistenti nel ricovero coatto per 7 gg, rinnovabile per Legge per un periodo complessivo di un mese.

Il ricovero avviene in un Reparto Ospedaliero, se e dove esiste, ed il trattamento è esclusivamente farmacologico e superato il TSO la “persona” dovrebbe essere seguita in strutture territoriali, oggi carenti, perché richiedono forti investimenti finanziari.

E’ necessario progettare l’attivazione di più Strutture ad hoc, anche ambulatoriali, in grado di rispondere, in maniera preventiva, a tutta quella fascia dell’handicap mentale, anche della prima infanzia, che attualmente non trova risposta sul territorio.

E’ augurabile, nonché necessaria, una legge-quadro nazionale, da noi urgentemente inoltrata con le Petizioni rinnovate al Senato della Repubblica ed  alla Camera dei Deputati, anche da tempo richiesta ai precedenti Consessi, intesa a mettere in condizione le singole Regioni a legiferare in maniera omogenea, ai sensi dell’art.117 della Costituzione, sulla traccia di quella legge-quadro nazionale, onde tutelare la salute delle persone colpite da disturbi psichiatrici e garantire la sicurezza di tutti i cittadini che oggi è molto preoccupante .

Queste “necessità”, per il momento, non le abbiamo riscontrato né nei Programmi dei Consessi, né nella impostazione politico-programmatica della politica in generale, né nelle “Iniziative Parlamentari ” !

Sono “necessità” attese dalle famiglie e dall’opinione pubblica, onde evitare quelle “mattanze” o quegli episodi che quasi giornalmente avvengono nelle nostre città, nei n/s paesi, nelle n/s comunità, a causa, ripeto, di carenze di Strutture atte alla prevenzione, cura ed eventuale reinserimento sociale di questi soggetti “malati”( da Conclusione della 12° Commissione Affari Sociali su “ Indagine conoscitiva sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici” del 16 luglio 1997 ).

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !”

Previte

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