Ora pro Siria: “Il nostro cuore sanguina….” : lettera dalla Siria

 

 

 

Lettera di Suor Annunciata Dordoni agli amici di Lodi, pubblicata su
” Il Cittadino” S A B A T O, 2 6  G E N N A I O  2 0 1 3

Carissimi ….,

 

a voi, agli amici, ai Lavoratori credenti: buon anno!

 

E come vorrei che anche in questa Terra fosse un anno di ritorno alla pace!

 

È sempre più frequente che gente anche sconosciuta, ci fermi per strada per parlare con noi (la mia superiora parla l’arabo), per dirci che sono contro la guerra, che vogliono e sperano che tutto torni come prima, senza divisioni, rivogliono pace e libertà!

 

E sempre più c’è in noi la convinzione che il popolo siriano sta subendo cose atroci per un disegno di potenze esterne alla Siria, e che gli oppositori pacifici a questo regime non riescono ad avere voce e peso, non sono presi in considerazione dall’Occidente, mentre il governo siriano con loro è pronto al dialogo.

 

Mercoledì 2 gennaio con la mia superiora ci siamo recate a Tartous, che è una grande città portuale, dovevamo recarci in Vescovado per dei documenti. Arrivate a questo vescovado Maronita, non riuscivamo ad entrare, i cancelli erano assiepati da una folla di bambini, uomini e donne, sia cristiani che musulmani. Siamo salite da padre Mikhail, il quale ci ha spiegato che vengono ad iscriversi nelle liste dei rifugiati per avere un minimo di aiuto.

 

Così padre Mikhail, che è diventato monsignore di recente ed è vicario del Vescovo, ha iniziato a raccontarci un po’ cosa sta accadendo a Tartous, città finora tranquilla, difesa dall’esercito e dai cittadini stessi.

Il vescovado riesce per ora ad assistere 500 famiglie di rifugiati con alimentari e soldi, e inoltre a inviare aiuti ad Aleppo alle suore Salesiane che assistono, come possono, chi è rimasto in quella città e non può scappare. A Tartous arriva gente fuggita da Aleppo, Damasco, Daraa, Idleb, Homs, in città è raddoppiata la popolazione, negli alberghi sono stati alloggiati donne e bambini profughi, ma molti sono per strada, non hanno un tetto!

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