Orwell sarebbe fiero della Francia: via “madre” e “padre” dal codice civile – [ Il Foglio.it › La giornata ]

Del biblico “onora il padre e la madre” resta una flebile traccia nelle democrazie occidentali. In Canada è stata predisposta la sostituzione, nella legislazione federale, del termine “genitore naturale” con la dizione di “genitore legale”. Nel Massachusetts, fra i primi stati americani a predisporre le nozze gay, nei certificati di matrimonio non c’è più scritto “moglie” e “marito”, ma “parte A” e “parte B”. Nella Spagna di Zapatero nei certificati di nascita fu introdotto il celebre “progenitore A” e “progenitore B” al posto di padre e madre. E i termini “madre” e “padre” non figurano più sui passaporti dello stato di Washington da oltre un anno, “per adattarsi allo scenario offerto dalle nuove tecnologie riproduttive”. E se è perfino entrata nel gergo legale e civile la definizione di “madre uterina”, ovvero colei che ha offerto il proprio utero per portare a termine una gravidanza, in Olanda non si parla più di unione tra “un uomo e una donna”, ma “tra due persone, anche dello stesso sesso”. I libri di scienze olandesi hanno deciso di cambiare anche la definizione biologica di “coppia”.

E’ l’Agenda di genere, l’immissione in ogni possibile settore pubblico e privato della teoria del “gender”, all’inglese. La filosofa femminista Sylviane Agacinski, moglie dell’ex premier socialista Lionel Jospin, l’ha definito “un bricolage legislativo”. In questa prospettiva, i termini “madre” e “padre” sono determinismi biologici da soppiantare con nuove, algide, definizioni burocratiche. Di questa rivoluzione semantica e identitaria si sentono i primi effetti anche nella Francia che ha appena adottato il matrimonio gay.  La prima conseguenza della legislazione socialista va a incidere sul codice civile, dove le parole “padre ” e “madre” sono state azzerate. Nel nuovo libretto di famiglia e nel codice di procedura civile, un documento ufficiale rilasciato dallo stato che indica tutti gli atti riguardanti lo stato civile di una famiglia, un tempo campeggiavano in grassetto i termini “sposo o padre” e “sposa o madre”.  Nei nuovi libretti sarà lasciato un campo bianco neutro per tenere conto delle famiglie composte da due padri o due madri. Nella prima riga dell’articolo 1.181 del codice civile le parole “il padre, la madre” sono state sostituite da “uno dei genitori”. Nell’articolo 1.182, nella prima riga le parole “al padre, alla madre”, sono state rimpiazzate da “a ciascuno dei genitori”. Nella prima riga dell’articolo 1.184 le parole “del padre, della madre” sono state sostituite con “di ciascuno dei genitori”. Il modello è quello nuovo americano. Le parole “padre” e “madre” non sono più usate nei moduli americani per chiedere il passaporto, piuttosto sono usati i termini “primo genitore” e “secondo genitore”. Come aveva annunciato il quotidiano Le Croix, la possibilità di rimuovere questi due termini aveva allarmato molti giuristi francesi, che hanno discusso della possibile confusione tra “parenti” nel significato di “padre e madre” e il più ampio “familiari” e le sue eventuali conseguenze giuridiche. In un’intervista al Monde, il ministro della Giustizia Christiane Taubira aveva spiegato che le parole “padre” e “madre” sarebbero rimaste nel codice civile, “ove possibile”. La Sncf, la ferroviaria francese, nei formulari ha introdotto la dicitura “Genitore 1” e “Genitore 2”. E’ una nuova forma di “newspeak”, il linguaggio distopico immortalato da George Orwell.

Fonte: Orwell sarebbe fiero della Francia: via “madre” e “padre” dal codice civile – [ Il Foglio.it › La giornata ].

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