Pakistan, arrestato imam accusatore della ‘bimba blasfema’ – Mondo – ANSA.it

di Tahir Ali e Maurizio Salvi

Una decisione senza precedenti presa da un giudice pachistano che ha ordinato oggi l’arresto giudiziario per due settimane di un imam (predicatore della moschea) ha impresso una inattesa svolta alla vicenda della bambina cristiana Rimsha Masih, 14 anni, in carcere dal 16 agosto con l’accusa di blasfemia. Infatti, proprio quando la situazione della bimba, che ha una capacità mentale limitata, sembrava complicarsi con continui rinvii dell’esame della richiesta di libertà dietro cauzione presentata dai suoi legali, è spuntata la testimonianza scritta di un religioso, Hafiz Mohammad Zubair, che evidentemente non ce l’ha fatta a mantenere per sé quello che aveva visto. E quindi ha apertamente accusato l’imam Khalid Jadoon, principale predicatore della moschea di Mehrabadi, di avere manipolato le prove di quanto era accaduto aggiungendo pagine del Corano a quelle presumibilmente bruciate dalla bambina. Secondo il quotidiano The News International, addirittura, il religioso avrebbe apertamente ammesso di voler fare questo gesto “per cacciare una volta per tutte la comunità cristiana dal nostro villaggio”. Questa testimonianza è stata confermata anche da altre due testimoni musulmani e raccontata all’ANSA dallo stesso Zubair. “Insieme ad altre due persone – ha detto – ho cercato inutilmente di impedire all’imam di manipolare le prove aggiungendo altre pagine a quelle bruciate. Per questo posso dire che “anche lui si è macchiato del reato di blasfemia”. “Io qui non sto dicendo – ha concluso – che Rimsha Masih non ha bruciato le pagine, perché ci sono testimoni che l’hanno vista, ma devo ribadire che l’imam ha manipolato le prove”.

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