PAKISTAN Donne pakistane (e cristiane), in prima linea nella difesa dei diritti delle minoranze – Asia News

Romana Bashir dedica la propria vita all’armonia interconfessionale e all’istruzione femminile, per “cambiare la mentalità” del Paese. Oggi è membro del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. La presenza delle donne nelle istituzioni e nella società civile è “un segnale positivo”.

slamabad (AsiaNews) – Dall’assalto estremista che ha sconvolto il villaggio cristiano di Shanti Nagar, nel 1997, ha trovato la forza per lanciare una campagna a favore dei diritti delle minoranze perseguitate. E oggi ha allargato il suo lavoro all’istruzione, in particolare quella delle donne, all’armonia e al dialogo interreligioso; un’opera preziosa, che le è valsa la nomina a membro laico della Commissione per i rapporti con i musulmani del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso (Pcdi). È la storia di Romana Bashir, pakistana e cattolica, che ha deciso di dedicare la propria vita al servizio dei più deboli con lo scopo di “cambiare la mentalità e la cultura del Pakistan”.

Il 6 febbraio 1997 circa 60mila estremisti hanno attaccato il villaggio cristiano nella provincia del Punjab, devastando 13 chiese e incendiato centinaia di abitazioni. Gli assalitori provenivano da Khanewal, una roccaforte dei miliziani, e hanno lasciato al termine del loro raid oltre 2.500 persone senza casa.

Le violenze hanno spinto moltissimi attivisti e semplici cittadini a battersi per i diritti delle minoranze e per la promozione del dialogo interreligioso. Assieme ad Arif Gill, la cattolica pakistana Romana Bashir è fra le personalità più autorevoli e attive nel settore fin dal 1998, un anno dopo i tragici fatti di Shanti Nagar.

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