Pakistan – Lahore, coniugi cristiani prosciolti da false accuse di blasfemia

di Jibran Khan

L’incriminazione risale al dicembre 2008. In primo grado sono stati condannati all’ergastolo; prima di riconquistare la libertà hanno trascorso quattro anni in galera. A denunciarli un musulmano, che voleva vendicarsi per un diverbio fra figli. Per i giudici si è trattato di accuse inconsistenti montate ad arte per “divergenze personali”

ahore (AsiaNews) – Una decisione “coraggiosa” dei giudici, che restituisce piena libertà a una coppia di coniugi con sei figli, “accusata ingiustamente e sbattuta in galera, per un reato mai commesso”. È il commento sollevato di p. John Mall, sacerdote della diocesi di Lahore, che accoglie con soddisfazione la sentenza emessa nei giorni scorsi dell’Alta corte della città. Il tribunale ha prosciolto in secondo grado “per mancanza di prove” Munir Masih e sua moglie Ruqayya, finiti in galera per aver profanato il Corano e condannati all’ergastolo. Già i magistrati di Kasur, dove si è tenuto il primo procedimento nel 2010, avevano fatto decadere la denuncia di insulto al profeta Maometto, per il quale è prevista la pena di morte. Era infatti evidente che i due coniugi non avessero commesso alcun crimine. Tuttavia, sono serviti quasi quattro anni di carcere – l’episodio risale al dicembre 2008 – per far decadere anche la seconda accusa e ottenere piena giustizia.

Cliccare sul link per leggere il resto dell’articolo →PAKISTAN Lahore, coniugi cristiani prosciolti da false accuse di blasfemia – Asia News.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Asia. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.