Pakistan, Rimsha blasfema? «Condanna o ci faremo giustizia» | Tempi.it

L’avvocato dell’uomo che ha accusato di blasfemia la cristiana pakistana di 14 anni dichiara: «La ragazza è colpevole. Se lo Stato interferisce con il tribunale, allora la gente si farà giustizia da sola».

«Ci sono tanti Mumtaz Qadri in questo paese». Questa affermazione, all’apparenza innocua, è in realtà gravissima, soprattutto se si considera chi l’ha pronunciata. Rao Abdur Raheem (nella foto) di mestiere fa l’avvocato ed è il difensore del musulmano che ha accusato di blasfemia Rimsha Masih, cristiana pakistana di 14 anni e con un lieve ritardo mentale secondo una perizia medica, per aver bruciato alcune pagine del Corano. La ragazzina ora è in prigione a Islamabad accusata di blasfemia e rischia l’ergastolo, la corte si pronuncerà sul suo caso domani. Per capire che tipo è Raheem basta dire che nel suo ufficio ha appeso un poster di Mumtaz Qadri.

«LA UCCIDEREMO». Qadri è l’uomo che nel 2011 ha assassinato Salman Taseer, governatore islamico del Punjab, preso di mira dai musulmani perché si era schierato a difesa di Asia Bibi e contro la legge sulla blasfemia, la stessa di cui è accusata Rimsha. Qadri in Pakistan non è considerato come un assassino, ma come un eroe, come l’uomo che in nome di Allah ha avuto il coraggio di compiere quello che la giustizia non era in grado di fare: condannare a morte e uccidere Taseer. Per questo le parole dell’avvocato Raheem fanno paura: «Ci sono tanti Mumtaz Qadri in questo paese. La perizia medica [su Rimsha, ndr] è stata manipolata dallo Stato e dall’imputata. Se la corte non svolgerà bene il suo compito, perché lo Stato aiuta l’imputata, allora la gente non avrà altra scelta che farsi giustizia da sola». Tradotto: o i giudici la condannano o noi la uccideremo.

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