PAKISTAN Vestiti da poliziotti, otto uomini rapiscono un pastore cristiano

di Shafique Khokhar

I sequestratori hanno convinto il rev. Victor Samuel a seguirli millantando una denuncia a suo carico dell’ex moglie. La donna e la famiglia di lui negano tutto. Sacerdote cattolico punta il dito contro la polizia: “Non confermano, né smentiscono se siano veri agenti o criminali. Una vergogna e un fallimento per il Pakistan”.

Toba Tek Singh (AsiaNews) – Uno strano sequestro sconvolge la comunità cristiana di Toba Tek Singh (provincia del Punjab, Pakistan) da giorni. Il 7 luglio scorso, otto uomini armati e vestiti da poliziotti hanno sequestrato il rev. Victor Samuel, pastore della comunità. Da allora, la comunità non ha più avuto notizie ed è nel panico, perché le forze dell’ordine non confermano, né smentiscono un ipotetico coinvolgimento di loro colleghi. Secondo p. Bonnie Mendes, quanto accaduto è “una vergogna”, perché “la famiglia, la comunità e la nazione devono sapere se lo Stato è coinvolto e, nel caso, perché ha rapito il rev. Samuel”.

Il giorno del rapimento, il pastore si trovava nel suo ufficio. All’improvviso, quatto uomini armati con delle divise da poliziotti sono entrati, mostrando un mandato di perquisizione emesso da un magistrato di Lahore. I presunti agenti avrebbero detto al rev. Samul che April, la sua ex moglie americana, aveva presentato una denuncia contro di lui, in merito ad alcuni oggetti preziosi che il pastore avrebbe dovuto restituire alla donna. Gli uomini lo hanno interrogato sul suo matrimonio, hanno controllato il suo computer, e poi lo hanno fatto salire su una jeep della polizia insieme a suo fratello, Sikander Samuel, dicendo che doveva presentarsi alla stazione di polizia. Una volta in strada, i sequestratori hanno lasciato il fratello e portato via il pastore. Da quel momento, di lui si sono perse le tracce.

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