Papa Francesco, legge omofobia | stranocristiano.it

Aspettiamo domani di leggere per intero la lunga intervista a Papa Francesco, per commentare. Per ora, solo una breve osservazione: tutti ricordano che Sant’Agostino disse “ama, e fa ciò che vuoi”.  Certo, che se si estrapola la frase e la si dice così, tal quale, e basta, le si possono dare i significati più perversi, compresa la giustificazione della pedofilia.

Il Papa oggi ha detto (insieme ad altre 29 pagine):  «Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso».

Certo, che se poi ne vogliamo dedurre che quindi colesterolo e zuccheri alti sono i principi non negoziabili – come tutti stanno scrivendo adesso – allora significherebbe che in poche righe il Papa ha gettato a mare almeno due encicliche – Humanae Vitae e Evangelium Vitae – e l’intero magistero di Benedetto. Ne dubito fortemente.

Vorrebbero farci credere adesso che per la prima volta nella storia della chiesa si dice che Dio si è incarnato per salvare tutti, omosessuali e donne che hanno abortito comprese. Ma Cristo si è incarnato per salvare tutti, proprio tutti, per esempio addirittura anche Hitler e tutti gli aguzzini nazisti dei lager, anche se quest’ultima categoria non comparirà domani fra quelle per cui è possibile la salvezza, nei quotidiani liberal che saluteranno le “nuove aperture” di Papa Francesco.

Passiamo alla battaglia sull’omofobia.

Ha resistito una pattuglia di cattolici nel Pdl, capitanati dai deputati Eugenia Roccella e Alessandro Pagano, che hanno cominciato isolatissimi, con il partito su posizione opposta, a cominciare dal capogruppo, ma pian piano hanno portato con loro la gran parte del PdL, come ha spiegato Alfredo Mantovano su “La Bussola Quotidiana”, (qui  e qua ) mentre i centristi di Scelta Civica hanno accettato un brutto compromesso.

Hanno accettato un’aggravante in cambio di una “clausola di salvaguardia” che non salvaguarda niente.

L’aggravante accettata, all’interno della legge Mancino, invece significa la perseguibilità di ufficio: qualunque magistrato, cioè, può prendere iniziativa autonomamente a partire dalla notizia di un reato avvenuto, senza che ci sia una querela di parte.  Tra l’altro è un’aggravante legata a qualsiasi reato penale contro un omosessuale, non solo quelli di violenza (il pugno o l’insulto). Per esempio: io truffo un omosessuale? Si applica un’aggravante. Io scippo un omosessuale? Si applica un’aggravante. E così via. Infine: ci sono una serie di azioni repressive possibili da parte della polizia giudiziaria, legate all’aggravante: per esempio, perquisizioni e sequestri. Per esempio la perquisizione di un immobile avviene “se l’autore se ne sia avvalso come luogo di riunione, deposito o rifugio o per altre attività comunque connesse al reato”. E quindi che succede se un reato di omofobia è consumato in parrocchia?

Fonte: Papa Francesco, legge omofobia | stranocristiano.it.

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