Papa: gradimento a corrente alternata! | CultiraCattolica.it

domenica 22 giugno 2014

Lo strabismo della comunicazione massmediatica quando riguarda Papa Francesco è un fatto ormai acclarato. Le parole del Santo Padre vengono diffuse ad arte solo nella misura in cui risultano gradite alle orecchie politicamente corrette del Potere. Quando stonano, semplicemente non esistono. Un esempio lampante è quanto accaduto pochi giorni fa. Il 19 giugno scorso, durante l’omelia tenuta in occasione della Messa per la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, il Papa si è espresso in questi termini: «Se ci guardiamo attorno, ci accorgiamo che ci sono tante offerte di cibo che non vengono dal Signore e che apparentemente soddisfano di più. Alcuni si nutrono con il denaro, altri con il successo e la vanità, altri con il potere e l’orgoglio». Quelle parole sono rimbalzate a livello planetario. Si sono sprecati commenti in cui si esaltava la condanna del Pontefice alla venalità, al carrierismo e all’inutile pompa clericale. Elogi sperticati al nuovo corso pauperista di Francesco in opposizione alla “Chiesa del potere” ed alla tracotante boria di vescovi, cardinali, e dignitari ecclesiastici di ogni specie. Questo è il Papa che piace sentire! Il giorno dopo, 20 giugno, lo stesso Pontefice ha tenuto due discorsi: uno nella Sala Clementina ed uno nella Sala del Concistoro.
Il primo era rivolto ai partecipanti alla XXXI edizione dell’International Drug Enforcement Conference, ai quali il Santo Padre, tra le altre cose, ha detto: «Il flagello della droga continua ad imperversare in forme e dimensioni impressionanti, alimentato da un mercato turpe, che scavalca confini nazionali e continentali. In tal modo continua a crescere il pericolo per i giovani e gli adolescenti. Di fronte a tale fenomeno, sento il bisogno di manifestare il mio dolore e la mia preoccupazione. Vorrei dire con molta chiarezza: la droga non si vince con la droga! La droga è un male, e con il male non ci possono essere cedimenti o compromessi. Pensare di poter ridurre il danno, consentendo l’uso di psicofarmaci a quelle persone che continuano ad usare droga, non risolve affatto il problema. Le legalizzazioni delle cosiddette “droghe leggere”, anche parziali, oltre ad essere quanto meno discutibili sul piano legislativo, non producono gli effetti che si erano prefisse. Le droghe sostitutive, poi, non sono una terapia sufficiente, ma un modo velato di arrendersi al fenomeno. Intendo ribadire quanto già detto in altra occasione: no ad ogni tipo di droga. Semplicemente. No ad ogni tipo di droga».
Il secondo discorso Papa Francesco lo ha tenuto ai partecipanti al convegno internazionale intitolato “La libertà religiosa secondo il diritto internazionale e il conflitto globale dei valori”. In quell’occasione il Papa ha affermato: «(…) risulta incomprensibile e preoccupante che, a tutt’oggi, nel mondo permangano discriminazioni e restrizioni di diritti per il solo fatto di appartenere e professare pubblicamente una determinata fede. È inaccettabile che addirittura sussistano vere e proprie persecuzioni per motivi di appartenenza religiosa! (…) E’ per me motivo di grande dolore constatare che i cristiani nel mondo subiscono il maggior numero di tali discriminazioni. La persecuzione contro i cristiani oggi è addirittura più forte che nei primi secoli della Chiesa, e ci sono più cristiani martiri che in quell’epoca. Questo accade a più di 1700 anni dall’editto di Costantino, che concedeva la libertà ai cristiani di professare pubblicamente la loro fede».
Inutile cercare nei mass media o tra i commenti degli intellettuali à la page le parole del primo e del secondo discorso tenuti da Francesco nello stesso giorno 20 giugno. Sono state semplicemente censurate perché troppo scomode per la sensibilità delle orecchie politically correct del Potere. Questo è il Papa che non piace!

Fonte: Papa: gradimento a corrente alternata!.

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