PAPUA NUOVA GUINEA – Musulmani in Papua: la nuova frontiera dell’islam in Oceania

Gooroka (Agenzia Fides) – La Papua Nuova Guinea è la nuova frontiera per l’espansione dell’islam in Oceania: secondo quanto riferito a Fides dalla Chiesa locale, l’islam è arrivato in Papua Nuova Guinea circa 35 anni fa, quando è stata aperta una moschea nei pressi di Kimbe, nel West New Britain. Come spiega a Fides il Verbita p. Franco Zocca SVD, missionario a Goroka e studioso dell’Islam, i musulmani del territorio si rifanno a un movimento riformista islamico fondato in India nel tardo XIX ° secolo, di nome “Ahmadi”.

L’islam è stato registrato ufficialmente nello stato nel 1983, con il riconoscimento della “Società islamica di Papua Nuova Guinea” e, da quel momento in poi, musulmani giunti dall’esterno hanno iniziato il “reclutamento” a livello locale, con un crescita esponenziale. Nel 1986 i musulmani della Papua erano quatto, nel 1990 erano cresciuti fino a 440 e nel 2000, il loro numero era salito a 756, sparsi in diverse province della nazione. Oggi, secondo il “Centro islamico” a Port Moresby, la popolazione locale musulmana conta circa 4.000 persone. Secondo i leader islamici locale, l’islam cresce rapidamente soprattutto nella regione degli Altipiani, in modo particolare nella provincia di Simbu, e riscuote successo soprattutto in quelle popolazioni melanesiane che non si erano convertite in passato alla fede cristiana. I leader musulmani ritengono che l’interesse derivi “dal comportamento rispettabile dei musulmani, al divieto di alcol e di altre sostanze inebrianti”, e dal fatto che l’islam “dia linee guida che dirigono tutta la vita dei credenti”.

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